REGGIO CALABRIA - Anche farmacie e parafarmacie per il clan Grande Aracri erano un business. E nel settore il potente casato mafioso di Crotone ha potuto contare anche sul supporto dell’attuale presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, finito ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso.  

Insieme a lui, su richiesta della procura antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, e per ordine del giudice, i carabinieri hanno arrestato altre 19 persone, tutte a vario titolo accusate di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.  

Tutti quanti sono a vario titolo considerati affiliati o vicini allo storico casato mafioso di Crotone, che usava una società di distribuzione all’ingrosso di medicinali in una rete di 23 punti vendita fra Calabria, Puglia ed Emilia Romagna, per riciclare denaro sporco. Un settore nuovo per il clan, in cui i Grande Aracri sono riusciti  a farsi strada anche grazie all’aiuto del politico.

Nella fase iniziale del progetto, l’attuale presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini avrebbe fornito al clan un supporto importante. Secondo quanto emerso dall’inchiesta coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Capomolla e  dai pm Paolo Sirleo e Domenico Guarascio, il politico si sarebbe reso disponibile e decisivo su più fronti.

Di certo, spiegano fonti investigative, il suo aiuto si è rivelato decisivo per accelerare l’iter burocratico che ha permesso al clan di rendere operativa in tempi record una società di distribuzione all’ingrosso di medicinali, con base a Catanzaro. In cambio, il clan lo avrebbe ricompensato con una valanga di voti alle regionali del 2014. Con quasi 10mila voti, all’epoca Tallini è risultato primo degli eletti di Forza Italia nel collegio di Catanzaro. Oltre a lui, determinante per il clan si è rivelato il supporto di professionisti e imprenditori, che hanno aiutato i Grande Aracri a nascondersi dietro società e ditte attive non solo nel settore della distribuzione dei farmaci.