martedì 3 gennaio 2023

                                                                EUROPA EUROPA


“IO NON HO PROVE MA DOVRESTE CONTROLLARLO” – COSA HANNO IN MANO I MAGISTRATI BELGI SU ANDREA COZZOLINO? SICURAMENTE LE DICHIARAZIONI DI PANZERI, CHE TIRANO IN BALLO L’EURODEPUTATO DEL PD E IL SOCIALISTA MARC TARABELLA: SECONDO EVA KAILI, IL COMPAGNO FRANCESCO GIORGI “CUSTODIVA QUALCOSA PER PANZERI E ANCHE PER IL SUO BOSS ATTUALE, COZZOLINO” – I VIAGGI A RABAT E LA PARTECIPAZIONE ALLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI SUL QATAR – INTANTO È STATA RINVIATA L’UDIENZA SULLA CONSEGNA DEI FIGLIA PANZERI…

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1. QATAR: SUBITO RINVIATA UDIENZA SU CONSEGNA FIGLIA PANZERI

ANTONIO PANZERI CON LA FIGLIA SILVIAANTONIO PANZERI CON LA FIGLIA SILVIA

(ANSA) - E cominciata davanti alla Corte d'appello di Brescia ed è stata subito rinviata al prossimo 16 gennaio l'udienza per decidere la consegna o meno al Belgio di Silvia Panzeri, la figlia dell'ex eurodeputato Antonio, pure lei tra gli arrestati nell'ambito del Qatargate.

 

I giudici, lo scorso 20 dicembre, avevano accolto una questione con cui la difesa aveva evidenziato le condizioni critiche delle carceri belghe, e avevano rimandato l'udienza ad oggi in attesa di verificare, tramite l'invito di una relazione di Bruxelles, la situazione. La documentazione, però, come è stato riferito, non è arrivata. Silvia Panzeri oggi era in aula.

 

antonio panzeri con una valigia all hotel steigenberger wiltcher di bruxellesANTONIO PANZERI CON UNA VALIGIA ALL HOTEL STEIGENBERGER WILTCHER DI BRUXELLES

Da quanto è stato spiegato dalla difesa di Silvia Panzeri, il Ministero della Giustizia italiana ha comunicato in aula la mancanza della documentazione sulla situazione delle carceri che era stata chiesta a Bruxelles e che non è ancora stata inviata.

 

Intanto ieri, come hanno spiegato gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, è stato depositato un ricorso al tribunale del Riesame di Bergamo contro il sequestro dello scorso 23 dicembre di 240 mila euro sui conti dei Panzeri - 200 mila su quello di Silvia e 40 mila su quello del padre e della madre - disposto dal gip su richiesta del pm delegato a eseguire un'ordine di investigazione europea del Belgio. L'atto depositato riguarda solo presunti vizi formali del provvedimento del gip.

 

EVA KAILIEVA KAILI

2. QATARGATE IMMUNITÀ FINITA

Estratto dell’articolo di Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

A venticinque giorni dai primi arresti e dopo uno stillicidio di boatos, la magistratura belga ha chiesto al Parlamento europeo la revoca dell'immunità nei confronti di due deputati nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione per mano e nell'interesse di Qatar e Marocco. Si tratta dell'italiano Andrea Cozzolino (Pd, anche se il partito l'ha sospeso al primo stormir di fronde giudiziarie) e del belga Marc Tarabella, socialista a sua volta sospeso dal partito. La revoca dell'immunità consentirebbe ogni attività investigativa a carico del parlamentare: arresto, perquisizione, sequestri, interrogatori, intercettazioni, analisi bancarie e patrimoniali.

 

marc tarabella 1MARC TARABELLA 1

L'iniziativa era nell'aria e non ha colto di sorpresa la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, che ha avviato una procedura d'urgenza che prevede: comunicazione all'assemblea nella prima seduta utile, il 16 gennaio a Strasburgo; devoluzione degli atti alla commissione giuridica, una sorta di giunta dell'immunità; nomina di un relatore; eventuale audizione dei parlamentari sotto indagine; proposta del relatore; voto in commissione; voto definitivo in plenaria a maggioranza semplice. La procedura potrebbe concludersi nella prima metà di febbraio.

 

silvia panzeriSILVIA PANZERI

[…] La richiesta al Parlamento Ue mira a chiarire la natura dei loro rapporti con l'ex eurodeputato Antonio Panzeri, ritenuto il capo della «associazione criminale», e con l'assistente parlamentare Francesco Giorgi, passato con Cozzolino nel 2019 dopo la mancata rielezione di Panzeri, di cui era braccio destro. Nello stesso anno Panzeri aveva fondato la Ong Fight Impunity, secondo l'accusa lo schermo di una corruzione strutturata. Nel board c'era anche Giorgi.

 

Per Tarabella, membro della commissione diritti umani, il sospetto riguarda il Qatar su cui ha mutato posizione di 180 gradi: da severo censore ad accondiscendente estimatore.

Per Cozzolino l'ipotesi investigativa riguarda anche il Marocco. Infatti siede non solo nella commissione diritti umani che si è occupata del caso Qatar, ma anche nella commissione d'inchiesta sul software spia Pegasus (in cui è coinvolto il Marocco) e ha «ereditato» da Panzeri la presidenza della delegazione del Maghreb.

 

ANTONIO PANZERI - EVA KAILI - FRANCESCO GIORGI - MARC TARABELLAANTONIO PANZERI - EVA KAILI - FRANCESCO GIORGI - MARC TARABELLA

[…]  Metsola ha anche pronunciato parole inequivocabili sulla «democrazia sotto attacco» e annunciato riforme per aumentare trasparenza e controlli.

 

Il che rende politicamente improbabile che l'immunità non sia revocata per "fumus persecutionis", sospetto di persecuzione giudiziaria. Anche se giuridicamente la partita è da giocare: Cozzolino e Tarabella avranno accesso agli atti che li riguardano, potranno controdedurre e invocare la libertà di atti politici pur discutibili. Nella commissione giuridica siede tra gli altri l'ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

Abderrahim Atmoun Andrea Cozzolino Pier Antonio PanzeriABDERRAHIM ATMOUN ANDREA COZZOLINO PIER ANTONIO PANZERI

 

3.  L'ACCUSA DI PANZERI AL DEPUTATO DEL PD "IO NON HO PROVE, MA DOVETE CONTROLLARLO"

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

A chiamare in causa Tarabella e Cozzolino, sia pure con toni diversi, sono i tre protagonisti del Qatargate: Panzeri, Giorgi e la sua compagna Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo rimossa dopo l'arresto. I primi due hanno ammesso di aver ricevuto denaro da altri Stati per tutelarne gli interessi nel Parlamento Ue, evitando o comunque ammorbidendo prese di posizione ostili. Quanto alle chiamate in correità, le dichiarazioni sono sfumate.

 

Sigilli agli uffici degli assistenti dell?eurodeputato Andrea Cozzolino a StrasburgoSIGILLI AGLI UFFICI DEGLI ASSISTENTI DELL?EURODEPUTATO ANDREA COZZOLINO A STRASBURGO

«Io non ho prove ma voi dovreste controllarlo», dice Panzeri su Cozzolino nel primo interrogatorio. «È il parlamentare di cui Giorgi è l'assistente», continua evidenziando che «tra l'altro è responsabile di chiedere risoluzioni d'urgenza».

 

Un potere che «non passa da noi» e Panzeri ben conosce, perché ne era titolare in passato: consente di stabilire quali dossier su diritti umani portare all'attenzione del Parlamento Ue. Panzeri e Cozzolino, secondo gli investigatori, avrebbero anche viaggiato a Rabat, incontrando esponenti dei servizi di sicurezza marocchini, con biglietti da costoro messi a disposizione. Cozzolino non ha mai confermato questo genere di rapporti. Mentre Tarabella sarebbe andato a Doha, secondo Panzeri, violando il divieto del suo partito.

Quanto a Giorgi, a domanda sulla eventuale consegna di tangenti ad altri deputati risponde: «Suppongo sia lui stesso (Panzeri, ndr) la persona che ha gestito i contatti: Tarabella, Cozzolino... ho un vuoto.

ANDREA COZZOLINOANDREA COZZOLINO

 

Giuro: non lo so». E la sua compagna Kaili, a proposito dei 750 mila euro trovati nella loro casa, dice che lui «custodiva qualcosa per Panzeri e forse anche per il suo boss attuale Cozzolino», indicandolo come sodale di Panzeri assieme allo stesso Tarabella.

Sospetti se non illazioni, se non corroborati prove.

 

A tenere insieme Cozzolino e Tarabella è anche la partecipazione, il 14 novembre, alla seduta della commissione diritti umani dedicata al caso Qatar, nell'imminenza dei mondiali di calcio. Ospite il ministro del lavoro del Qatar, Ali ben Samikh Al-Marri. Gli investigatori ritengono che quella seduta sia stata «apparecchiata» da Panzeri per fargli fare bella figura, facendo emergere gli elogi per i progressi del Qatar in materia di diritti umani.

 

banconote sequestrate a pier antonio panzeri e eva kailiBANCONOTE SEQUESTRATE A PIER ANTONIO PANZERI E EVA KAILI

Oltre alla registrazione degli incontri preparatori con il ministro e i suoi collaboratori in un hotel di Bruxelles, è Giorgi a raccontare che fu Panzeri a «spiegare loro come dovevano posizionarsi e a suggerire di organizzare l'audizione al Parlamento europeo. L'obiettivo era preparare il ministro per questa audizione: intendo spiegare il punto di vista europeo e consigliarlo su come reagire».

 

Dunque Panzeri avrebbe sia scritto come ghost writer il discorso del ministro qatarino, sia le risposte alle domande dei parlamentari, da lui stesso istruiti. E Giorgi traduceva, perché Panzeri non parla inglese a dispetto dei quasi vent' anni brussellesi.

 

Il 14 novembre, nell'aula 3G-3 dell'Europarlamento, si compie quello che gli investigatori considerano il capolavoro della cricca, presente al gran completo. Panzeri la dirige da fuori, al telefono con Giorgi come Boncompagni con Ambra. «Pensava che potesse essere utile se le domande potessero essere preparate in anticipo, al fine di condurre il ministro del Qatar su un percorso familiare», spiega l'ex assistente.

 

Michel Claise.MICHEL CLAISE.

A un certo punto Giorgi chiede a Panzeri, sussurrando al telefono, se Tarabella deve intervenire, benché non iscritto a parlare. «Non c'è dubbio», risponde Panzeri: deve parlare per dire polemizzare con chi critica i Qatar, sottolineando che analogo interesse non vi fu nel 2018 per i mondiali in Russia.

 

Dopo sette minuti, Tarabella chiede di parlare «benché non lo avessi previsto perché mi sorge una riflessione: nel 2014 la Russia aveva già invaso il Dombass ma non si è parlato tanto dell'assegnazione dei mondiali in Russia».

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