Prima hanno entrambi dichiarato di essere sulla buona strada per la vittoria di queste elezioni, poi si sono promessi battaglia legale. Si infiamma lo scontro a distanza tra i due candidati alla Casa Bianca, Donald Trump e Joe Biden, dopo l’ultimo intervento dai propri quartier generali dai quali stanno assistendo allo spoglio delle schede elettorali. Il primo a presentarsi in pubblico, poco dopo la mezzanotte di Washington, le 6 in Italia, è il candidato Dem che ai suoi sostenitori, riuniti in un drive-in nel Delaware, ha detto: “Siamo sulla strada per vincere queste elezioni, sono ottimista sul risultato. Mia nonna mi diceva sempre ‘Forza, mantieni la fede’. E io lo dico a voi, mantenete la fede”, ha detto parlando con a fianco la moglie Jill. Ma quando a prendere la parola è Trump, dalla Casa Bianca, il dibattito si accende: “Stiamo vincendo ovunque ed eravamo pronti a festeggiare, ma stanno cercando di rubarci le elezioni. Non lo consentiremo, faremo ricorso alla Corte Suprema“, ha dichiarato riferendosi alle lungaggini dovute al conteggio dei voti per posta.

L’accusa di truffa lanciata da Trump anche sui social network è stata segnalata sia da Twitter che da Facebook. “Non spetta a me o a Trump decidere chi ha vinto queste elezioni. Spetta a voi, spetta al popolo”, gli ha risposto Biden a distanza. E ha poi espresso speranza per il voto in Pennsylvania, che potrebbe risultare decisivo, e che dai dati circolati fino ad ora potrebbe finire in mano al tycoon: “Ci vorrà tempo per contare i voti ma vinceremo in Pennsylvania“, ha detto l’ex vicepresidente dell’amministrazione Obama.

Nel suo intervento in piena notte americana, Trump ha esordito ringraziando tutti i suoi sostenitori e sostenendo che “stiamo vincendo ovunque. Prepariamoci a festeggiare”. Il tycoon ha poi attaccato le opposizioni: “Milioni di persone tristi vogliono gettare un’ombra sul nostro successo”, passando a elencare i successi emersi dalle ultime proiezioni: “Abbiamo vinto in Ohio, abbiamo vinto in Texas, abbiamo vinto in Florida, abbiamo vinto in Georgia. Chiaramente stiamo vincendo in North Carolina – ha detto tra le urla dei suoi sostenitori -, stiamo vincendo in Pennsylvania in modo schiacciante. Wow, stiamo vincendo anche in Michigan e sarebbe bello vincere anche in Arizona, ma non ne abbiamo bisogno”. Dichiarazioni di vittoria, mentre lo spoglio è ancora in corso, che gli sono costate già numerose critiche anche tra i giornalisti americani che stanno seguendo l’evento. E Facebook ha anche segnalato con un flag un post di Donald Trump in cui annunciava una “grande vittoria”: “Il conteggio dei voti è ancora in corso – si legge nella segnalazione -, il vincitore non c’è ancora”.

“C’è un gruppo molto triste di persone che sta cercando di togliere il voto a milioni di elettori di Trump”, ha poi aggiunto il tycoon dicendo però che “andremo alla Corte Suprema, questa è una frode per gli americani, e un imbarazzo per il Paese. Non vogliamo che vengano trovate delle urne e siano aggiunte alla lista”, ha detto in riferimento all’impossibilità di festeggiare quella che lui, a spoglio ancora in corso, ritiene una vittoria per aspettare la fine del conteggio in alcuni Stati chiave.

Parole a cui hanno replicato dallo staff di Biden definendole “scandalose e senza precedenti”: “È scandaloso perché è uno sforzo di strappare ai cittadini americani i loro diritti democratici. È senza precedenti perché mai nella storia un presidente ha cercato di soffocare la voce degli americani in un’elezione nazionale”, spiega la campagna del Dem. Che si dice pronta ad andare per vie legali con l’attuale presidente in caso di ricorso alla Corte Suprema: “Se il presidente deciderà di dar seguito alla sua minaccia, abbiamo squadre legali pronte a resistere al suo tentativo“.