LA CITTÀ È UNA GIUNGLA - MENTRE NOI SIAMO TAPPATI IN CASA, GLI ANIMALI SI APPROPRIANO DI STRADE E PIAZZE CHE PRIMA ERANO TROPPO AFFOLLATE PER LORO: A CASALE MONFERRATO I CERBIATTI OSSERVANO LE VETRINE - A MARINA DI PIETRASANTA LE OCHE DANNO SPETTACOLO - A MILANO NEI PARCHI SI RIVEDONO I LEPROTTI, MENTRE ALCUNE ANATRE SONO COMPARSE IN PIAZZALE CADORNA – AVVISTATI A ROMA… - VIDEO
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Gianluca Roselli per il “Fatto quotidiano”
A colpire di più è forse il video in cui si vedono due piccoli cerbiatti , due "bambi", tranquillamente a passeggio nel centro storico di Casale Monferrato . Poi si fermano incantati, davanti alla vetrina di un parrucchiere, naturalmente chiuso. Ci rimangono diversi secondi, incuriositi. Come a chiedersi: ehi, dove siete finiti tutti? Poi se ne vanno trotterellando, e uno di loro quasi scivola con gli zoccoli sul pavé lustro. Ma in questi giorni sembra di essere dentro il Libro della Giungla.
Perché sono tantissimi gli avvistamenti di animali nelle città e a ridosso dei centri abitati. A Montebelluna (Treviso) è stata filmata una famiglia di anatroccoli a passeggio in centro: davanti la mamma, dietro una decina di piccoli. A Prato un vigile urbano scorta una famiglia di papere che attraversa la strada. "Prego, passate pure". A Milano nei parchi si sono rivisti i leprotti , mentre alcune anatre sono comparse in piazzale Cadorna. A Roma si è più abituati, tra gabbiani e cinghiali che rovistano nella monezza. Ma, da quando è iniziato il lockdown, pure nella Capitale si sono fatti avvistamenti miracolosi.
Nel parco dell' Appia, istrici e volpi , sugli alberi del Lungotevere, addirittura i barbagianni . A far compagnia ai piccoli pappagalli verdi di cui Roma è solitamente piena.
Più noi umani siamo invisibili, asserragliati in casa per l' emergenza Covid, più gli animali si riprendono i loro spazi. "Noi siamo prepotenti e invasivi. Appena facciamo un passo indietro, loro riacquistano terreno. Li vediamo nei centri urbani perché non avvertono il pericolo.
Gli animali sono molto curiosi: senza automobili e uomini non si sentono minacciati e vengono in esplorazione, alcuni anche in cerca di cibo. Gli spettacoli naturali cui assistiamo in questi giorni sono tra le poche cose positive del virus", osserva Mario Tozzi, geologo del Cnr e volto televisivo della Rai.
Altri animali visti sul web in ordine sparso. Un meraviglioso daino che gioca con le onde sul litorale della Maremma . Una famiglia di oche in fila indiana a Marina di Pietrasanta . Chissà, magari neanche loro vogliono più vedere i milanesi incolonnati sul lungomare di Forte dei marmi Tre maestosi cervi a spasso nelle vicoli di un borgo in Abruzzo . A Burano , a pelo d' acqua, si sono rivisti i cigni .
Due caprioli sono stati ripresi nel giardino di una scuola ad Alba , in Piemonte. E poi ci sono i pesci. Nel porto di Napoli e a Cagliari si sono rivisti i delfini , mentre alcuni polpi sono stati filmati sulla banchina di Marina Grande a Capri . Sempre nelle acque del porto di Napoli avvistati pure alcuni tonni e qualche squaletto. In Trentino, invece, si è rivisto pure l' orso M49 : l' animale catturato la scorsa estate perché ritenuto "problematico", che poi è riuscito a scappare dal centro faunistico del Casteller (Trento) scavalcando un recinto elettrificato.
Ma sono gli avvistamenti in città a fare più effetto. Strade deserte e animali che scorrazzano, come in certe scene di film catastrofisti, dove la razza umana si è estinta, o quasi. O come la città fantasma di Pripyat, vicino Chernobyl, rimasta deserta dopo l' incidente nucleare del 1986 e oggi colonizzata dagli animali selvatici. "Quando l' emergenza finirà speriamo che ci rimanga memoria di tutto questo e magari un pizzico di consapevolezza in più di essere anche noi ospiti nella natura", aggiunge Tozzi. Per il momento, finché siamo costretti a stare in casa, godiamoci lo spettacolo.
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