MATTARELLA E CONTE ALL'ATTACCO DELLA LAGARDE E DEL SUO “NON SIAMO QUI A RIDURRE GLI SPREAD” - IL DURISSIMO COMUNICATO DEL QUIRINALE: “L'ITALIA STA ATTRAVERSANDO UNA CONDIZIONE DIFFICILE, SI ATTENDONO INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ E NON MOSSE CHE POSSANO OSTACOLARNE L'AZIONE” - E’ UN MODO PER METTERE LE COSE IN CHIARO CON BRUXELLES PER EVITARE IL SOLITO “VAFFA” AGLI ITALIANI - SENZA IL PIENO SOSTEGNO DELL'EUROPA IL PIANO DI SALVATAGGIO DELL'ITALIA (LOTTA AL CORONAVIRUS E ALLA RECESSIONE) RISCHIEREBBE IL FALLIMENTO E L'INSUCCESSO METTEREBBE A REPENTAGLIO LA SOPRAVVIVENZA DEL GOVERNO
Marco Antonellis per Dagospia
E fu così che, confermando appieno le Dagoanticipazioni sull'irritazione dell'asse Colle-Palazzo Chigi per le parole della Lagarde, nella tarda serata di ieri sia Mattarella che Conte si scatenarono con due dichiarazioni inusualmente dure per due grandissimi estimatori della Comunità europea. Il Premier alza addirittura il ditino e lo punta dritto in faccia alle istituzioni europee: "Non tollereremo atteggiamenti che interpretino i nostri interventi secondo logiche formali ed astratte, senza tenere conto dei bisogni reali dei cittadini".
I problemi per "Giuseppi" (e di riflesso per il Colle) sono essenzialmente due, spiegano da Palazzo Chigi: senza il sostegno dell'Europa il piano di salvataggio dell'Italia (lotta la Coronavirus e lotta alla recessione) andrebbe a farsi benedire e con esso anche il Conte 2. Insomma, meglio mettere subito le cose in chiaro, onde evitare anche stavolta di ricevere il classico "me ne frego" di Bruxelles alle esigenze e ai bisogni dell'Italia e degli italiani (ed anche per sminare il retropensiero che in queste ore agita tutti i palazzi del potere nostrano: che le grandi lobby internazionali, soprattutto quelle tedesche e francesi, vogliono farci fare una fine alla "greca" comprandoci a prezzi di saldo quando la bufera del virus sarà passata).
Ed è per questo che a stretto giro, in tarda serata, sono usciti allo scoperto sia il Capo dello Stato che il Presidente del Consiglio: in una fase così tribolata per la vita del paese tutto servirebbe meno che una bella crisi di governo. Magari provocata dall'Europa matrigna (per la gioia di Matteo Salvini e dei sovranisti di ogni latitudine).
2 - MATTARELLA INTERVIENE: L'EUROPA DEVE AIUTARCI, NON CREARE OSTACOLI
Marzio Breda per il “Corriere della Sera”
«Non siamo qui per ridurre gli spread. Non è la funzione della Bce. Ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni». Vanno ben oltre una semplice gaffe, le frasi con cui ieri la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha pensato di scrollarsi di dosso il «caso italiano». Quella sortita ci è infatti costata il più grande tonfo di Borsa di sempre, oltre a un balzo record dello spread. Performance giudicate «devastanti» dal Quirinale. Dove un preoccupatissimo Sergio Mattarella si è sentito in dovere di far diffondere in serata una dichiarazione dura ed esplicita.
«L' Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell' Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quantomeno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possano ostacolarne l' azione».
Insomma, Lagarde ha fatto il contrario del «whatever it takes» con cui Mario Draghi nel luglio 2012 lanciò una intimazione a difesa della moneta unica contro le speculazioni finanziarie: «La Bce è pronta a fare tutto il necessario a preservare l' euro. E credetemi sarà abbastanza».
Poiché stavolta il bersaglio principale degli attacchi è l'Italia, il presidente dava per scontata una generale e istantanea sollevazione del mondo politico. Com' è avvenuto. Per cui si è premurato di non dare una chiave antieuropeista alle sue parole, avvertendo che dichiarazioni di quel tipo non sono accettabili da parte delle istituzioni europee quando un Paese patisce uno stato di sofferenza come il nostro ora.
Essendo in gioco l' interesse nazionale, Mattarella doveva intervenire per forza. Ma non solo per stigmatizzare i vertici della Banca centrale, quanto per imporre correttamente il tema alla riunione della Commissione europea, prevista per oggi a Bruxelles e che sarà seguita lunedì dal summit dei ministri economici di un Eurogruppo sul quale incombe l'obbligo di mettere a punto una strategia di contenimento del danno.
Ecco la doppia valenza del suo messaggio, che mira a far capire che noi italiani siamo, sì, preoccupati, e però anche esigenti e non ci prestiamo ad essere relegati ai margini. Dall' Europa, pertanto, ci aspettiamo non dichiarazioni incaute, ma tutta l' attenzione che meritiamo. Se non altro perché la crisi innescata dal coronavirus riguarda tutti e tutti farebbero bene a prenderla sul serio.
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