giovedì 19 giugno 2025

roberto dagostino dago giorgia meloni paragon alfredo mantovano 19 giu 2025 18:53 "GIORNALISTI SORVEGLIATI? CHIEDETE ALL'ITALIA" - L'AZIENDA ISRAELIANA PARAGON, PROPRIETARIA DELLO SPYWARE "GRAPHITE" UTILIZZATO PER SPIARE ATTIVISTI E GIORNALISTI (LA PROCURA INDAGA ANCHE SUL PRESUNTO SPIONAGGIO CONTRO ROBERTO D'AGOSTINO E DAGOSPIA), TORNA AD ACCUSARE IL GOVERNO MELONI DI NON VOLERE LA VERITÀ: "ABBIAMO INTERROTTO I RAPPORTI COMMERCIALI CON L'ITALIA A SEGUITO DI SOSPETTI DI UN USO IMPROPRIO CHE ECCEDEVA LE CONDIZIONI D'USO DEFINITE NEL CONTRATTO CON LA SOCIETÀ" - PARAGON CONFERMA DI AVER INFORMATO IL GOVERNO ED IL COPASIR "CHE SAREBBE STATA LIETA DI FORNIRE ASSISTENZA NELLE INDAGINI SULLA SORVEGLIANZA DEI GIORNALISTI, SECONDO NECESSITÀ E SECONDO LA VOLONTÀ DELLE AUTORITÀ ITALIANE". MA L'OFFERTA È STATA RIFIUTATA. PERCHÉ? PER QUANTO ANCORA GIORGIA MELONI E ALFREDO MANTOVANO POTRANNO STARE IN SILENZIO DAVANTI AL "WATERGATE ITALIANO" (COPYRIGHT RENZI)? - LE OPPOSIZIONI INSORGONO, DA ITALIA VIVA AD AVS FINO AL PD, CHIEDONO AL GOVERNO DI FARE CHIAREZZA... Condividi questo articolo Condividi su Facebook Condividi su X Condividi su Whatsapp Invia in email Puoi smettere di lavorare prima dei 67 anni? Puoi smettere di lavorare prima dei 67 anni? Fisher Investments Italia Vacanze al caldo? Proteggi la tua pelle dagli insetti! Vacanze al caldo? Proteggi la tua pelle dagli insetti! Alontan PARAGON, 'GIORNALISTI SORVEGLIATI? CHIEDERE ALL'ITALIA' DAGO DJ (ANSA) - ROMA, 19 GIU - "Paragon ha interrotto i suoi rapporti commerciali con l'Italia a seguito di sospetti di un uso improprio che eccedeva le condizioni d'uso definite nel contratto con la società. L'azienda raccomanda di rivolgere qualsiasi domanda in merito alla presunta sorveglianza di giornalisti italiani al governo italiano, in quanto è l'autorità sovrana del Paese e responsabile di garantire il rispetto della legge". Così Paragon solutions in una nota riportata dal reporter del quotidiano israeliano Haaretz, Omer Benjakob. Paragon, spiega l'azienda, "collabora con regimi democratici che, secondo ricerche approfondite, dispongono di un quadro giuridico regolamentato per l'uso dello spyware, di procedure di controllo sulle modalità del suo impiego e di meccanismi di indagine retroattiva. La rigorosa politica di selezione dei clienti dell'azienda non esonera i clienti dalla piena responsabilità di utilizzare la tecnologia in modo appropriato, in conformità con le leggi locali e le condizioni d'uso definite sia dall'azienda che dal Ministero della Difesa israeliano". FANPAGE - DAGO INTERCETTATO "Se vi è il sospetto - prosegue - che un cliente abbia superato i limiti consentiti dalla legge e dall'accordo con la società e non si assuma la responsabilità e non ponga rimedio al danno, la società cessa tutti i rapporti commerciali con tale cliente." Paragon conferma infine di aver informato il governo ed il Copasir "che sarebbe stata lieta di fornire assistenza nelle indagini sulla sorveglianza dei giornalisti, secondo necessità e secondo la volontà delle autorità italiane". Ma l'offerta è stata rifiutata. PARAGON, SPUNTA ANCHE D'AGOSTINO TRA GLI SPIATI PM ESAMINANO 7 TELEFONINI Massimo Nesticò per l'ANSA FRANCESCO CANCELLATO Spuntano altri nomi tra gli spiati di Paragon. Il più noto è quello di Roberto D'Agostino, fondatore di Dagospia. Ma c'è anche Eva Vlaardingerbroek, giovane olandese paladina dell'ultradestra. Sui loro telefonini, così come quelli dei giornalisti di Fanpage, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino e degli attivisti di Mediterranea saving humans, Luca Casarini, Beppe Caccia e don Mattia Ferrari, le procure di Roma e Napoli hanno disposto accertamenti tecnici irripetibili. L'azienda israeliana, intanto, ricorda di aver "interrotto i suoi rapporti commerciali con l'Italia a seguito di sospetti di un uso improprio che eccedeva le condizioni d'uso definite nel contratto con la società" e "raccomanda di rivolgere qualsiasi domanda in merito alla presunta sorveglianza di giornalisti italiani al governo italiano, in quanto è l'autorità sovrana del Paese e responsabile di garantire il rispetto della legge". Eva Vlaardingerbroek I sette sono parti lese nell'indagine aperta - al momento contro ignoti - per accesso abusivo a sistema informatico e 'cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche'. Ordine dei giornalisti e Fnsi, costituitisi nel procedimento, potranno nominare loro consulenti per gli accertamenti, così come Fanpage. L'incarico verrà affidato lunedì. Si allarga dunque il caso scoppiato nel gennaio scorso quando Meta avvisò una novantina di utenti europei che i loro cellulari erano stati infettati dal potente spyware Graphite, prodotto da Paragon Solutions. Tecnologia che l'azienda vende solo a governi e che in Italia era in uso ad Aise ed Aisi. L'intelligence ha ammesso l'impiego dello spyware su Luca Casarini e Beppe Caccia - secondo quanto riportato nella relazione svolta dal Copasir - negando invece il controllo su don Ferrari e Cancellato. francesco cancellato A maggio, però, Apple ha notificato l'infezione ad altri due giornalisti (Pellegrino ed un altro che ha chiesto l'anonimato); il team canadese The Citizen lab ha svolto analisi sui cellulari dei due rinvenendo Graphite. Nel frattempo Paragon ha rescisso i contratti con l'Italia, il Copasir ha deciso nuovi approfondimenti e si sono mosse anche le procure di Roma e Napoli, che stanno indagando dopo le denunce degli spiati, sotto il coordinamento della Procura nazionale antimafia ed antiterrorismo. Roberto D'Agostino è uno dei due nomi nuovi. Il fondatore di Dagospia ha sicuramente un'agenda importante - con personalità del mondo politico e finanziario oltre a quello del gossip - che probabilmente fa gola a qualcuno. "Cronache dall'Italia all'olio di ricino", commenta il sito. L'altro è la 28enne olandese che sul suo profilo X si definisce "commentatrice, avvocato, guerriera dell'estrema destra". dago a e' sempre cartabianca 2 Eva Vlaardingerbroek, sposata con un italiano, una bimba, di casa a Roma, ha partecipato lo scorso 17 maggio a Gallarate (Varese) al discusso Remigration summit che ha ospitato esponenti dell'ultradestra europea. In quella sede ha parlato di "stupri e genocidi" da parte degli stranieri, sottolineando che senza la remigrazione "noi di etnia europea diventeremo minoranza". Ora i telefonini dei sette 'spiati' saranno analizzati dai tecnici nominati dalla procura che dovranno accertare le intrusioni e provare a risalire agli autori. ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE Se per Casarini e Caccia la paternità è stata riconosciuta dall'intelligence nazionale, rimangono gli interrogativi sugli altri 5. Paragon solutions ha spiegato di aver proposto all'Italia un metodo che consentirebbe di scoprire chi ha inserito lo spyware, ma l'offerta è stata rifiutata. "Perché era inaccettabile, non conforme alle esigenze di sicurezza nazionali", per il Dis. E torna ad attaccare l'opposizione. Il leader di Iv, Matteo Renzi, parla di "Watergate italiano": "se anche Dagospia è stata spiata e il Governo italiano continua a far finta di nulla, siamo in presenza di un fatto gravissimo. Nelle democrazie non si spiano i giornalisti". luca casarini Sulla stessa linea Debora Serracchiani e Stefano Graziano (Pd): "la presidente Meloni e il sottosegretario Mantovano non possono più tacere. Se i servizi segreti italiani continuano a sostenere la loro estraneità nell'intercettare i giornalisti, il Governo deve dirci chi è stato". Secondo Nicola Fratoianni (Avs): "la vicenda mette seriamente in discussione la tenuta della nostra democrazia". Ordine dei giornalisti e Fnsi confidano che "l'inchiesta giudiziaria saprà rispondere, in tempi rapidi, alle domande che abbiamo posto: quanti sono realmente i giornalisti spiati? Da chi? E perché?". IL CASO PARAGON SI ALLARGA: TRA GLI SPIATI ANCHE IL FONDATORE DI DAGOSPIA, ROBERTO D’AGOSTINO Irene Fama' per www.lastampa.it GIORGIA MELONI E ALFREDO MANTOVANO - FOTO LAPRESSE Lo scandalo Paragon si allarga. E la Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici in uso a sette persone, parti lese nell'indagine: il fondatore di Dagospia Roberto D'Agostino e i giornalisti Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino. L'accertamento riguarda anche i dispositivi degli attivisti di Mediterranea Saving humans Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferraris. I magistrati vogliono verificare se nei cellulari c’è traccia del software Graphite prodotto dalla società di Tel Aviv Paragon Solutions o se invece ci sono altri tipi di spyware. L’attività tecnica, in base a quanto si apprende, è svolta in coordinamento con i pm della procura di Napoli che sulla vicenda hanno avviato un fascicolo. matteo renzi Il conferimento dell'incarico verrà affidato lunedì. Nell'indagine si procede, al momento contro ignoti, per accesso abusivo a sistema informatico e quanto previsto all'articolo 617 del codice penale su reati informatici, cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazioni abusiva di apparecchiature atte ad intercettare. L'ordine dei giornalisti e la Federazione Nazionale Stampa Italiana, costituitisi nel procedimento, potranno nominare loro consulenti per questi accertamenti. «Cronache dall'Italia all'olio di ricino: Dagospia finisce spiata! – si legge sul sito di Dagospia - Lo scandalo delle intercettazioni illegittime si allarga, nel disinteresse collettivo: dopo Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, spiato per più di cinque mesi con il software Graphite, anche Roberto D'Agostino e Dagospia sono finiti nell'inchiesta delle procure di Roma e Napoli sul caso di spionaggio». E se dagli accertamenti del Copasir, il comitato parlamentare che monitora l’operato degli 007 italiani, è emerso che le intercettazioni agli attivisti dell’ong dei servizi segreti esterni sono state preventive e autorizzate, resta l’interrogativo su chi ha spiato i giornalisti. ESPRESSO - DAGO INTERCETTATO Ed è polemica politica. Matteo Renzi, leader di Italia viva, attacca: «Lo scandalo intercettazioni illegittime esplode ogni giorno di più. Se davvero anche Dagospia è stata messa sotto controllo, come sembra, siamo davanti a una svolta clamorosa». Sui social scrive: «Io non sono un fan di Roberto D'Agostino e con lui ho avuto scontri molto duri, in tutte le sedi. Ma se anche Dagospia è stata spiata e il governo italiano continua a far finta di nulla, siamo in presenza di un fatto gravissimo – spiega sui social – Nelle democrazie non si spiano i giornalisti. Se si spiano i direttori delle testate giornalistiche non è più democrazia. Tutti zitti anche stavolta? #ItalianWatergate». FATTO QUOTIDIANO - DAGO INTERCETTATO L’europarlamentare Sandro Ruotolo, responsabile informazione nella segreteria Pd, Debora Serracchiani, capogruppo Dem della commissione giustizia alla Camera e Stefano Graziano, capogruppo Pd della commissione Difesa alla Camera, aggiungono: «La presidente Meloni e il sottosegretario Mantovano non possono più tacere. Se i servizi segreti italiani continuano a sostenere la loro estraneità nell'intercettare i giornalisti, il governo deve dirci chi è stato. Chi ha avuto accesso ai loro telefoni? Chi ha installato lo spyware? E con quali finalità? Il caso non è chiuso, si sta allargando». REPUBBLICA - DAGO INTERCETTATO

venerdì 13 giugno 2025

iran israele attacco netanyahu trump khamenei13 giu 2025 19:02 DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO Condividi questo articolo Condividi su Facebook Condividi su X Condividi su Whatsapp Invia in email Viganella: il paese senza luce, illuminato dai riflessi di uno specchio Viganella: il paese senza luce, illuminato dai riflessi di uno specchio Immobiliare.it DAGOREPORT Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Guerra totale tra Israele e Iran. Nelle prime ore della notte è atteso un violentissimo attacco missilistico come risposta di Teheran all'"Operazione Leone Nascente" di Netanyahu che questa mattina ha colpito il principale impianto di arricchimento iraniano, uccidendo l'intero comando dell'esercito iraniano e delle Guardie Rivoluzionarie. La maggior parte di loro è stata attaccata nelle proprie case grazie ai droni decollati dalle quattro basi che l’intelligence israeliano ha installato sotto copertura a Teheran. Secondo il Mossad, “L'Iran" è completamente trasparente al nostro controllo di intelligence”. Ecco l'elenco degli alti funzionari del regime iraniano uccisi dall’attacco di Netayahu: molto più lungo di quanto pubblicato finora. Il comandante dei pasdaran Hossein Salami e il capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri - Generale Mohammad Hossein Bagheri, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane. - Hossein Salami, comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC). - Generale Ghulam Ali Rashid, Comandante del Quartier Generale di Khatem al-Anbiya. - Mohammad Pakpour, comandante delle forze di terra delle Guardie Rivoluzionarie. - Alireza Tangsiri, comandante della Marina delle Guardie Rivoluzionarie. - Ahmad Ali Hajizadeh, comandante della Forza spaziale delle Guardie Rivoluzionarie. Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran – al sito nucleare di Natanz - Esmail Qaani, comandante della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie. - Alireza Soleimani, comandante dei Basij. - Amir Mousavi, comandante dell'esercito iraniano. - Amir Shahram Iranian, Comandante della Marina dell'Esercito. - Alireza Fordestan, comandante delle forze di terra dell'esercito. - Kiumars Heidari, comandante delle forze di terra dell'esercito. - Nasirzada - Comandante dell'Aeronautica Militare. GLI OSPEDALI ISRAELIANI SPOSTANO LE OPERAZIONI SOTTOTERRA PER TIMORE DI RITORSIONI IRANIANE: https://trt.global/world/article/73bd8a03bd27 benjamin netanyahu - attacco di israele all iran Gli ospedali di tutto Israele sono entrati in modalità di emergenza e hanno iniziato a trasferire le operazioni critiche in strutture sotterranee fortificate, mentre il Paese si prepara a una possibile risposta iraniana su larga scala ai mortali attacchi aerei di Tel Aviv di venerdì mattina, ha riferito “Haaretz’’. Secondo il quotidiano israeliano, il cambiamento a livello nazionale prevede l'annullamento delle procedure non essenziali, la dimissione anticipata dei pazienti stabili e l'attivazione di reparti sotterranei sicuri. Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Secondo il rapporto, gli ospedali nel nord di Israele, tra cui l'Emek Medical Center di Afula, il Bnai Zion di Haifa, il Poriya di Tiberiade e il Galilee Medical Center di Nahariya, hanno avviato protocolli di emergenza nelle prime ore di venerdì, trasferendo le unità chiave in spazi fortificati. Nel centro di Israele, l'ospedale Ichilov di Tel Aviv ha sgomberato l'area di parcheggio Sami Ofer per iniziare a gestire la sua struttura sotterranea per le emergenze, come parte di un piano di emergenza prestabilito. Stato di emergenza Israele ha dichiarato lo stato di emergenza speciale su tutto il fronte civile, citando le preoccupazioni relative a un possibile imminente attacco missilistico e con droni da parte dell'Iran. Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Ai cittadini è stato intimato di restare nei pressi dei rifugi antiaerei, mentre le scuole sono state chiuse in tutto il Paese e lo spazio aereo israeliano è stato temporaneamente bloccato. Le sirene antiaeree risuonavano in tutto il Paese mentre il ministro della Difesa Israel Katz confermava gli attacchi e avvertiva che era probabile un attacco di rappresaglia nell'immediato. Gli attacchi aerei israeliani, lanciati venerdì mattina, avrebbero preso di mira le infrastrutture militari e nucleari iraniane, provocando esplosioni a Teheran. Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Gli attacchi segnano una grave escalation nella lunga guerra ombra tra Israele e Iran, minacciando di trasformare il conflitto in un più ampio scontro in Medio Oriente. Netanyahu ha affermato che l'"Operazione Leone Nascente" ha colpito il principale impianto di arricchimento iraniano a Natanz, gli scienziati nucleari e quello che ha definito "il cuore del programma missilistico balistico iraniano". Uccisi nell'attacco il generale Hossein Salami, comandante in capo della Guardia Rivoluzionaria iraniana e una delle figure più potenti del paese e il maggiore generale Mohammad Bagheri, l'ufficiale di grado più alto dell'Iran. Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Trump ha avvertito oggi l'Iran di accettare un accordo sul nucleare "prima che non rimanga nulla", suggerendo che i prossimi attacchi di Israele contro il Paese potrebbero essere "ancora più brutali". Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran - sito nucleare di Natanz MANIFESTAZIONI A TEHERAN CONTRO ISRAELE DOPO L'ATTACCO ALL'IRAN IRAN E ISRAELE - ARSENALI A CONFRONTO ATTACCO ISRAELIANO ALL IRAN Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran MACERIE DOPO L ATTACCO ISRAELIANO ALL IRAN Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran MANIFESTAZIONI A TEHERAN CONTRO ISRAELE DOPO L'ATTACCO ALL'IRAN MANIFESTAZIONI A TEHERAN CONTRO ISRAELE DOPO L'ATTACCO ALL'IRAN israele attacca i siti nucleari iraniani 2 siti nucleari iran israele attacca i siti nucleari iraniani teheran dopo l attacco israeliano all iran detriti a teheran dopo l attacco israeliano all iran teheran dopo l attacco israeliano all iran teheran dopo l attacco israeliano all iran attacco israeliano all iran I SITI IRANIANI COLPITI DALL ATTACCO ISRAELIANO i siti nucleari iraniani FUMO DALL IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO DELL URANIO DI NATANZ IN IRAN DOPO L ATTACCO ISRAELIANO teheran dopo l attacco israeliano attacco israeliano all iran HOSSEIN SALAMI CAPO DEI PASDARAN IRANIANI UCCISO NELL ATTACCO ISRAELIANO attacco israeliano all iran Operazione Rising Lion - attacco di israele all iran Condividi questo articolo