martedì 15 dicembre 2020

                                                                 DONNE

GIUSTIZIA PER DESIRÉE - LA PROCURA HA CHIESTO L’ERGASTOLO, CON UN ANNO DI ISOLAMENTO DIURNO, PER I QUATTRO IMMIGRATI AFRICANI ACCUSATI DELL'OMICIDIO DI DESIRÉE MARIOTTINI - LA SEDICENNE DI CISTERNA DI LATINA MORTA LA NOTTE TRA IL 18 E IL 19 OTTOBRE 2018 A SAN LORENZO, A ROMA, ERA STATA STORDITA CON UN COCKTAIL DI DROGHE E POI LASCIATA MORIRE DI OVERDOSE - GLI IMPUTATI SONO ACCUSATI DI OMICIDIO E STUPRO DI GRUPPO

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DESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANIDESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANI

Adelaide Pierucci per “il Messaggero”

 

Ergastolo, con l'aggiunta di un anno di isolamento diurno. La procura ieri ha chiesto il massimo della pena per i quattro immigrati africani accusati dell'omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina morta la notte tra il 18 e il 19 ottobre 2018 nel palazzo del crack di San Lorenzo, un edificio abbandonato in via dei Lucani. Stordita con un mix di droghe e metadone, stuprata e, alla fine, lasciata morire di overdose. La ricostruzione dell'accusa coinvolge tutti gli imputati e non fa sconti.

DESIREE MARIOTTINI E LA MADREDESIREE MARIOTTINI E LA MADRE

 

I quattro componenti del branco, Yusif Salia, Mamadou Gara, Brian Minteh, Chima Alinno, tra i 28 e i 44 anni, secondo i pm Maria Monteleone e Stefano Pizza vanno considerati colpevoli di violenza sessuale di gruppo e omicidio volontario. A partire da Yusif Salia, che avrebbe impedito i soccorsi e che nell'ultima udienza è stato l'unico imputato a rompere il silenzio per raccontare la sua verità: «Ho dato acqua e zucchero a Desirée e si era ripresa. Mi sono tranquillizzato, allora. Io, poi, non ne ho abusato, anzi l'avevo respinta». Per l'accusa solo un cumulo di bugie: «Desirée è stata lasciata morire nel palazzo di via Lucani impedendo agli altri presenti di soccorrerla».

DESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINI

 

I quattro uomini avrebbero somministrato alla giovane un mix di metadone, cocaina, eroina, quetiapina, diazepam, oxazepam e nordiazepam. Poi, ne avrebbero abusato, rubandole pure la verginità, come ha ricostruito il medico legale, «trattenendola per le braccia e le gambe» e violentandola anche quando era in stato di incoscienza.

 

DESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANIDESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANI

«Meglio lei morta che noi in galera», avrebbe detto Salia invece di chiamare un'ambulanza. Al branco sono state contestate le aggravanti di avere ceduto droga e agito «per motivi abbietti e futili», di avere «profittato di circostanze di luogo e di persona tali da ostacolare la difesa», dell'avere agito con crudeltà, in danno di una minore e di avere provocato la sua morte per «conseguire l'impunità nel delitto di violenza sessuale di gruppo». Solo per Gara sono cadute due accuse: quella di aver indotto alla prostituzione Desirée, usando la droga per avere in cambio prestazioni sessuali.

DESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINI

 

LA MADRE

«La mia Desirée mi è stata portata via per sempre - ha pianto la madre in aula - ma queste richieste ci fanno confidare nella giustizia. Mia figlia aveva addirittura vergogna di spogliarsi davanti a me e mia sorella. Me l'hanno strappata in maniera orribile. Dopo le violenze l'hanno rivestita e lasciata morire». «La richiesta dell'ergastolo non allevia il dolore ma ci conforta - ha dichiarato l'avvocato Maria Teresa Ciotti - D'altra parte tutte le prove sia sotto il profilo documentale, testimoniale che di natura tecnico scientifica sono convergenti e unanimi. La circostanza che più addolora è che la ragazza sia stata lasciata in stato comatoso per minimo tre o quattro ore».

DESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANIDESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANI

 

IL TOSSICOLOGO

Cruciale, al riguardo, la testimonianza del tossicologo nominato dalla procura: «Ad uccidere Desirée un quantitativo di metadone dieci volte maggiore di quello in grado di causare una overdose. Ma un ricovero con la somministrazione di Narcan l'avrebbe salvata». Le trecce colorate e l'apparecchio ai denti, le stravaganze, lo sguardo dolce e inquieto. Desirée era una ragazzina insicura, ancora in cerca del primo fidanzato. Ugo di Tondo, docente di Anatomia patologica e Dino Tancredi, medico legale, entrambi della Sapienza, davanti alla Corte d'Assise avevano parlato di un «rapporto sessuale violento». Circostanza ribadita dall'accusa: «È stata violentata, rivestita e spostata da una stanza all'altra. Era notte quando una telefonata ha allertato i soccorsi». Ma Desirée era già morta da un pezzo.

 

 

DESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINIgianluca zuncheddu padre di desiree mariottiniGIANLUCA ZUNCHEDDU PADRE DI DESIREE MARIOTTINIdesireeDESIREEDESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANIDESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANIDESIREE MARIOTTINIDESIREE MARIOTTINICHIMA ALINNOCHIMA ALINNOOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIla scientifica raccoglie prove in via dei lucani, dove e' stato ritrovato il corpo di desireeLA SCIENTIFICA RACCOGLIE PROVE IN VIA DEI LUCANI, DOVE E' STATO RITROVATO IL CORPO DI DESIREEOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIOMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - BRIAN MINTEH UNO DEI SENEGALESI ARRESTATIla morte di desiree mariottini via dei lucaniLA MORTE DI DESIREE MARIOTTINI VIA DEI LUCANIYUSIF SALIA 1YUSIF SALIA 1

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