sabato 30 aprile 2022

                                                            UCRAINA 2022


“PRIMA L’OCCIDENTE PRENDERÀ COSCIENZA DELLE NUOVE REALTÀ GEOPOLITICHE, MEGLIO SARÀ” - IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, LAVROV, PARLANDO A ALL’AGENZIA DI STATO CINESE XINHUA, FA ESPLICITAMENTE RIFERIMENTO A UN NUOVO ORDINE MONDIALE – E NE PARLA AI CINESI, INDISPENSABILI PER LA SOPRAVVIVENZA ECONOMICA DI MOSCA, GIA' PIENI DI AMBIZIONI EGEMONICHE: “LA NOSTRA OPERAZIONE MILITARE SPECIALE CONTRIBUISCE AL PROCESSO DI LIBERAZIONE DEL NUOVO MONDO DALL’OPPRESSIONE NEOCOLONIALE DELL’OCCIDENTE, INTRISA DI RAZZISMO E COMPLESSO DI SUPERIORITÀ”

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Marco Imarisio per www.corriere.it

 

WANG YI E LAVROVWANG YI E LAVROV

Il ministro degli Esteri russo ha dato un’intervista all’agenzia di Stato cinese Xinhua rivolgendosi all’alleato e invitando l’Occidente a prendere «coscienza delle nuove realtà geopolitiche» Non tutte le interviste sono uguali. Quella che Serghey Lavrov ha dato all’agenzia di Stato cinese Xinhua è importante per due ragioni. La prima riguarda il pubblico cui è rivolta, l’alleato cinese ormai divenuto indispensabile per la sopravvivenza economica della Russia.

 

La seconda per le cose dette dal ministro degli Esteri, che nel lasciare una porta aperta ai negoziati di pace, ha lasciato intendere quale sia il fine ultimo del Cremlino: la costruzione di un nuovo polo mondiale. Non è nulla di particolarmente nuovo. Ma questa volta l’ha detto bene.

Putin LavrovPUTIN LAVROV

 

I negoziati. «Non stanno andando bene» dice Lavrov. Ma vanno comunque avanti, in video conferenza, con cadenza quotidiana. «L’agenda include la questione della denazificazione, del riconoscimento di nuove realtà territoriali, lo stop alle sanzioni contro la Russia». Fino ad ora nulla di fatto. «Ma noi siamo favorevoli alla loro continuazione. Se Kiev smetterà di farsi consigliare da fuori, e incomincerà a pensare ai propri interessi, potrebbe esserci un esito positivo».

 

La Nato. Secondo Lavrov, è l’ostacolo principale al buon esito delle trattative. «Gli Usa e i suoi alleati stanno usando l’Ucraina come uno strumento per contenere la Russia e il suo sviluppo economico. Prima del 24 febbraio, stavano forzando Kiev a fare una scelta falsa e artificiale: o stare con l’Occidente oppure con Mosca.

 

vladimir putin 2VLADIMIR PUTIN 2

Negli ultimi anni, l’Occidente non ha fatto nulla per fermare il conflitto interno ucraino, ma anzi ha gonfiato il regime di Kiev con armi, addestramenti ed equipaggiamenti, e si è fatto carico dell’indirizzo politico ucraino, incoraggiando l’aggressività antirussa delle autorità di Kiev. In queste condizioni, la Russia non aveva altra scelta che lanciare l’Operazione militare speciale. Ma esprimendo supporto per il regime di Kiev, i paesi della Nato stanno facendo di tutto per impedire il raggiungimento di un accordo politico».

 

Xi Jinping e Vladimir PutinXI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Il nuovo mondo. Forse è questo il messaggio più importante, considerando soprattutto l’interlocutore cui è rivolto. «Prima l’Occidente prenderà coscienza delle nuove realtà geopolitiche, meglio sarà per lui e per la comunità internazionale. La nostra Operazione militare speciale contribuisce al processo di liberazione del nuovo mondo dall’oppressione neocoloniale dell’occidente, pesantemente intrisa di razzismo e complesso di superiorità».

SERGEI LAVROV IN TURCHIASERGEI LAVROV IN TURCHIA

venerdì 29 aprile 2022

                                                                UCRAINA 2022


L’AMERICA CI CHIEDE LA GUERRA TOTALE A PUTIN E NOI SAREMO TIRATI IN BALLO - DOMENICO QUIRICO SCRIVE QUELLO CHE NESSUNO OSA DIRE: “GLI AMERICANI HANNO INDICATO AGLI ALLEATI CHE, OLTRE ALLE FORNITURE MILITARI, POTREBBERO ESSERE RICHIESTI ANCHE CONTINGENTI DI TRUPPE PER DARE LA CACCIA A PUTIN OLTRE CORTINA PRIMA CHE ALLESTISCA UN FORTILIZIO ASIATICO INSIEME ALLA CINA? INUTILI FARSI ILLUSIONI. CON LA PROSSIMA ONDA SI PUÒ ESSER TRASCINATI IN MARE.. FORSE NON C'È ALTRA VIA. MA BISOGNA DIRLO: E’ CONSAPEVOLE ACCETTAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ DELLA GIUSTIZIA. CHE NON È COMPATIBILE CON IPOCRISIA E SOTTERFUGIO”

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LORENZO GUERINI AL VERTICE DI RAMSTEINLORENZO GUERINI AL VERTICE DI RAMSTEIN

Domenico Quirico per “la Stampa”

 

La guerra è un continente misterioso. Aperto alle svolte e alle sorprese, i fatti gli passano sopra, di minuto in minuto entusiasmi, equivoci, feroci e la ispirano e la commuovono, e lasciano stratificazioni e sedimenti pari a quelli che segnano i grandi fiumi nel corso del tempo e ne deviano progressivamente il corso. Ogni suo giorno è complesso, pieno di molteplici sensi, ogni parola del suo linguaggio è intriso di bugie o di fulminanti dichiarazioni di sincerità.

 

MARK MILLEY, LLOYD AUSTIN E OLEKSIY REZNIKOV A RAMSTEINMARK MILLEY, LLOYD AUSTIN E OLEKSIY REZNIKOV A RAMSTEIN

Al di sotto della sua superficie si muovono realtà più nascoste oscure e misteriose che sembrano fuori dalla storia, invisibili nella loro gigantesca passività, all'occhio minuzioso che cerca, armato di un metodo e della lezione dei casi precedenti, di darle una logica. Ebbene: da ieri tutto è più chiaro, la guerra si è resa visibile, si è fatta palese nella meta finale.

vertice ramsteinVERTICE RAMSTEIN

 

Gli americani infatti hanno chiarito qual è il loro scopo, a cosa muovono le attuali e prossime mosse. Washington ritiene che la presenza di Putin e della sua Russia, dopo l'invasione all'Ucraina, sia incompatibile con un minimo di giusto ordine internazionale: da autocrate che gioca a fare lo zar e con cui si poteva convivere nonostante il cattivo odore di galere, repressione e imperialismo spicciolo, è ora il pericolo pubblico numero uno per il mondo, fino al punto di compiere il gesto "genocida'' nei confronti delle sue ultime vittime, gli ucraini.

vertice ramsteinVERTICE RAMSTEIN

 

Lo scopo della guerra dunque ora è annientare le sue possibilità, presenti e future, di nuocere al mondo, di schiacciare i suoi vicini geografici, di usare la forza per imporre la sua versione brutale della storia e innalzare la zoologia di Darwin a religione. Biden ieri l'ha finanziata con altri 33 miliardi di aiuti di cui ben venti in armi a Kiev.

 

VLADIMIR PUTIN JOE BIDEN - ILLUSTRAZIONE TPIVLADIMIR PUTIN JOE BIDEN - ILLUSTRAZIONE TPI

Con un diavolo così implacabile, bugiardo e manipolatore, applicando una logica dell'esorcista che è difficile contrastare se non con argomenti illogici, fideistici, l'unica via possibile è tagliare la testa con il veleno, non concedergli mai più un'altra occasione. Non ci devono essere altre Ucraine dicono gli americani, perché se si tratta con lui una via di uscita ci riproverà. È la guerra totale e esplicita che hanno sempre chiesto all'occidente, quasi ossessivamente, gli ucraini i baltici i polacchi.

 

Ora che è stata messa sul tavolo dagli americani, senza cui non esiste nessun aiuto vero alla Ucraina, sappiamo a cosa dobbiamo dire sì. A meno che non l'abbiamo già detto, il sì. Non al gas più o meno, alla sanzione più o meno, all'isolamento più o meno e alle chiacchiere più o meno. La guerra riparte dalla convocazione degli alleati a Ramstein, capitale militare americana d'Europa.

 

putin zelensky bidenPUTIN ZELENSKY BIDEN

Come al tempo della analoga grande coalizione che venne riunita per la prima guerra del Golfo da Bush padre, con chiarezza si chiede di scegliere: con noi, Stati Uniti, fino in fondo o seduti vicino al telefono aspettando che il Tiranno risponda. I leader e gli intellettuali europei (e italiani soprattutto) descrivono ogni giorno, con cura e metodo, l'efferatezza e la mostruosità di Putin, la proclamano e poi si fermano, non tirano le conseguenze. Anzi, si salvano l'anima pacifista eccetera eccetera e cominciano a evocare negoziati, le vie della trattativa "da non dimenticare mai'', citano Francesco e Agostino, Kant e John Lennon, stigmatizzano la lentezza di "indispensabili'' tregue e cessate il fuoco. Ma firmate con chi? Si evita sempre il nome dell'interlocutore a cui tender la mano.

PUTIN BIDENPUTIN BIDEN

 

Non osano pronunciare il nome di Putin perché con le premesse questa conclusione è incompatibile. Si viaggia su vaghezze metafisiche come se Vladimir a un certo punto, a furia di esorcismi a base di gas non pagato e armi difensive, potesse smaterializzarsi come un incubo; e dall'altra parte del telefono o del tavolo comparisse, miracolo! un russo buono, un russo pacifista, meglio se pentito e pronto a raccogliere i cocci, pagare i danni e non farlo più.

 

vladimir putin joe biden. 23VLADIMIR PUTIN JOE BIDEN. 23

In fondo fino a ieri la guerra ucraina appariva indecifrabile: gli scopi di Putin che vagavano da un minimo indicato in un pezzo di Donbass al dominio del mondo che molti gli attribuiscono; la resistenza ucraina così sorprendente da apparire, dopo l'emozionante stupefazione iniziale, assai più organizzata e accuratamente potenziata nel corso degli anni e non ottocentesco impeto di popolo sferzato da una invasione così infame da sembrare un fratricidio; l'attendismo tortuoso dei cinesi anche loro, forse, alla ricerca di una occasione o un pretesto per imitare Putin nel Mar Cinese.

offensiva sul donbassOFFENSIVA SUL DONBASS

 

E la unità degli europei descritta volenterosamente come il raggiunto azimut della solidarietà politica del continente ma, ahi noi!, così simile alla vecchia furbizia volpina del guadagnar tempo, sperando che una occasione che salvi la faccia del no all'autocrate goloso e i buoni affari da cui dipende come sempre tutto il nostro Tutto. Non risulta che nessuno dei quaranta di Ramstein si sia opposto alla indicazione americana degli scopi di guerra.

 

militari russi entrano nel donbass 2MILITARI RUSSI ENTRANO NEL DONBASS 2

Salvo poi, una volta tornato a casa, soprattutto ad uso interno, riprendere la tiritera del "non è cambiato nulla'', fingendo ingenua sorpresa a chi chiede di spiegare cosa vuol dire dal punto di vista militare: eliminare la possibilità di nuocere dell'esercito russo. Come se bastasse all'opera complessa e definitiva mescolare la vecchia ricetta dei toni duri e delle sanzioni per far tornare la ragione al diavolo dell'est. Ecco alcune domande a cui gli americani, immagino, hanno certamente risposto.

joe biden. vladimir putinJOE BIDEN. VLADIMIR PUTIN

 

Poiché la distruzione della capacità militare russa è al di fuori delle possibilità operative dell'esercito ucraino anche armato di nuove meraviglie per la differenza incolmabile di peso specifico tra le due armate, senza tener conto delle armi atomiche, alla opera di distruzione devono provvedere gli americani e la loro Coalizione. Sul modello di quanto è accaduto nel primo Iraq.

carri armati russi entrano nel donbassCARRI ARMATI RUSSI ENTRANO NEL DONBASS

 

Con la superiorità netta nell'aviazione, il controllo del cielo, bombardamenti a tappeto sull'esercito russo e sulle sue basi fino a ridurlo ai minimi termini operativi. Ma la Russia non è l'Iraq di Saddam. È stata prevista la possibilità che Putin ricorra, come ha già annunciato, per difendersi all'arma nucleare? O forse gli americani hanno tranquillizzato tutti svelando che hanno modo di azzerare il suo micidiale arsenale prima ancora che venga utilizzato?

 

IL TERRITORIO CONTESO DEL DONBASSIL TERRITORIO CONTESO DEL DONBASS

Ancora: è stata indicato agli alleati che, oltre alle forniture militari, potrebbero essere richiesti anche contingenti di truppe necessari per dare la caccia al criminale oltre cortina prima che allestisca un fortilizio asiatico insieme al suo complice mellifluo di Pechino? Inutili farsi illusioni. Con la prossima onda si può esser trascinati in mare.. Forse non c'è altra via. Ma bisogna dirlo. E questo non è balordo putinismo, vocazione capitolarda e neppure paura: solo consapevole accettazione della responsabilità della giustizia. Che non è compatibile con ipocrisia e sotterfugio.

domenica 24 aprile 2022

                                                                 UCRAINA 2022


“SE KIEV VIENE ANNIENTATA I RUSSI NON NEGOZIERANNO AFFATTO” – LA PROPOSTA DI EDWARD LUTTWAK: “CI VUOLE UN PIANO DI PACE. IO CREDO CHE UNA PROPOSTA CHE POSSA PORTARE A UNA PACE SIA QUELLA DI FARE UN PLEBISCITO NELLE DUE REGIONI (OBLAST) DI DONETSK E LUHANSK. UNA VOLTA ACCETTATO SI ORDINA UN CESSATE IL FUOCO E SI INTERROMPONO I MOVIMENTI MILITARI” – “HO SENTITO DIRE CHE SENZA XI JINPING NON SI PUÒ FARE NIENTE. ANCHE LUI HA IMPARATO CHE IL G7 CONTROLLA L'ECONOMIA MONDIALE E CHE, SE LUI SI COMPORTA MALE, NON HA PIÙ NULLA PER FAR MANGIARE LA CINA. QUESTO PER DIRE CHE, SE UNO PERCEPISCE MALE GLI EQUILIBRI MONDIALI, CAMBIA TUTTO…”

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Matteo Carnieletto per “il Giornale”

 

edward luttwak (2)EDWARD LUTTWAK (2)

«Purtroppo ho un impegno importante, dobbiamo fare in fretta...». Edward Luttwak risponde al telefono dalla sua casa in Maryland, sulla costa orientale. Consulente strategico del governo americano - «mi paga per avere le mie opinioni e io le faccio avere, ma non cerco il consenso» -, in questi giorni, Luttwak ha proposto una via per mettere la parola fine al conflitto in Ucraina.

 

Professore, dobbiamo partire dall'affondamento del Moskva che, evidentemente, ha segnato un momento di cambiamento nella guerra in Ucraina.

vladimir putin alla veglia di pasqua a mosca 3VLADIMIR PUTIN ALLA VEGLIA DI PASQUA A MOSCA 3

«Gli ucraini avevano predisposto precisi ordini alla batteria: quando veniva avvistata una nave russa, la si doveva affondare. Questo ordine era stato emesso quando era forte ed imminente la minaccia di uno sbarco anfibio dei russi. Il problema è che non è stato cambiato quando gli stessi russi hanno rinunciato allo sbarco».

 

Si è trattato di un errore, quindi?

«Quando è apparsa la Moskva nel raggio dei missili Neptune, la batteria ha eseguito gli ordini che erano stati emessi due settimane prima. Quando hanno visto la nave non hanno consultato Kiev. Hanno scelto di affondarla e questo ha causato la reazione russa, con bombardamenti su Kiev e altre città. Si tratta di un esempio di come si scivola verso una escalation».

ZELENSKY BIDENZELENSKY BIDEN

 

Si è arrivati in una situazione dove è necessario davvero poco per arrivare a uno scontro totale...

«Per questo ci vuole un piano di pace. Io credo che una proposta che possa portare a una pace sia quella di fare un plebiscito nelle due regioni (oblast) di Donetsk e Luhansk.

guerra in ucraina mariupolGUERRA IN UCRAINA MARIUPOL

 

In che modo?

«Seguendo le norme del 1919, quando in Europa andarono in scena vari plebisciti riguardanti molti Paesi. Nonostante la fine della Prima guerra mondiale, nonostante molti Stati fossero nuovissimi, nonostante la mancanza di internet e con pochi mezzi, i plebisciti sono passati e hanno funzionato molto bene. Hanno evitato circa sei o sette guerre differenti.

guerra in ucraina chernihivGUERRA IN UCRAINA CHERNIHIV

 

Quindi, per l'Ucraina io sostengo che sia il caso di fare altrettanto. Una volta accettato - dovrebbe esserlo, perché Vladimir Putin sostiene che nei territori interessati dal conflitto siano tutti russi e che amino la Russia - si fanno le procedure necessarie.

 

Si ordina un cessate il fuoco e si interrompono i movimenti militari. Durante questo periodo, che sicuramente occuperà molti mesi, si procede con la certificazione degli eleggibili a votare e con tutti gli altri step burocratici. Bisogna poi accettare l'esito finale. Putin potrà dire ai russi di aver lottato perla libertà di scelta della gente».

 

vladimir putin 4VLADIMIR PUTIN 4

Intanto, però, il presidente americano Joe Biden ha promesso nuovi aiuti militari a Kiev...

«I russi non accetteranno nessun plebiscito se possono vincere. Per fare una pace ci vuole un equilibrio militare. Quindi servono aiuti all'Ucraina per evitare che i suoi militari vengano schiacciati. Se Kiev viene annientata i russi non negozieranno affatto».

 

Secondo lei questo piano di pace riguarda solamente l'Ucraina o anche nuovi assetti del mondo?

putin erdogan gustano un cornettoPUTIN ERDOGAN GUSTANO UN CORNETTO

«Gli equilibri che la gente percepisce sono molto strani ai miei occhi. Per esempio il fatto che le persone prendano Recep Tayyip Erdogan sul serio, che è destinato a perdere le prossime elezioni.

 

La Turchia non è né una grande né media potenza. Quando i turchi hanno minacciato i greci è arrivata una nave francese e i turchi si sono ritirati. I militari turchi sanno di che pasta sono fatti.

 

Xi Jinping e Vladimir PutinXI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Ho poi sentito dire che senza Xi Jinping non si può fare niente. Anche lui ha imparato che il G7 controlla l'economia mondiale e che, se lui si comporta male, non ha più nulla per far mangiare la Cina. Questo per dire che, se uno percepisce male gli equilibri mondiali, cambia tutto. Il G7, se lo vuole, può chiudere un'economia completamente».

edward luttwak (1)EDWARD LUTTWAK (1)vladimir putin 2VLADIMIR PUTIN 2XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLIXI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLIputin zelensky bidenPUTIN ZELENSKY BIDEN

mercoledì 20 aprile 2022

                                                               UCRAINA 2022


IL CAVALLO DI TROIA DI PUTIN IN EUROPA È BERLINO - LA GERMANIA SI OPPONE CON FORZA ALL’EMBARGO AL PETROLIO E AL GAS RUSSI: LA CONFINDUSTRIA TEDESCA HA TROVATO ADDIRITTURA L’UNITÀ CON I SINDACATI. IN UN COMUNICATO CONGIUNTO HANNO MESSO LA PIETRA TOMBALE SULLE GIÀ TIMIDI INTENZIONI DELL’UE DI PASSARE AI FATTI CON LE SANZIONI ALL’ENERGIA, CHE FAREBBERO MOLTO MALE A PUTIN (E ANCHE A NOI…)

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1 - MA QUALE ORBAN. SE PUTIN BRINDA A BERLINO

Francesco Bechis per www.formiche.net

olaf scholz vladimir putinOLAF SCHOLZ VLADIMIR PUTIN

 

Altro che Viktor Orban. Il vero cavallo di Troia di Vladimir Putin in Europa è la Confindustria tedesca (Bdi). Lunedì il capo del Cremlino è riuscito lì dove molti hanno fallito: l’unità tra sindacati e industria in Germania. Unità contro le sanzioni alla Russia, si intende. E in particolare le sanzioni sul gas, di cui imprenditori e dipendenti non vogliono neanche sentir parlare.

 

angela merkel vladimir putinANGELA MERKEL VLADIMIR PUTIN

Il comunicato congiunto, una rarità, è di fatto la pietra tombale sulle pur timide intenzioni dell’Ue di passare ai fatti con le sanzioni all’energia di Mosca dopo il primo buffetto al carbone russo. Se l’embargo del petrolio resta sul tavolo, la messa al bando del metano è una chimera. “Porterebbe a una grave perdita di produzione, chiusure, una nuova deindustrializzazione e perdite di lungo periodo di posizioni di lavoro in Germania”, tuona il fronte unito tedesco. I numeri in effetti danno ragione alle remore: nel suo nuovo rapporto l’Imf ha rivisto a ribasso le stime di crescita dell’economia tedesca, dal 3,8% al 2,1%, un balzo di quasi due punti, più di quanto attende l’Italia (da 3,8% a 2,3%).

la gaffe di ursula von der leyen con angela merkelLA GAFFE DI URSULA VON DER LEYEN CON ANGELA MERKEL

 

Ma dietro al pressing dell’industria tedesca c’è qualcosa di più di un semplice calcolo economico, che pure conta: nel 2021 ha esportato beni in Russia per 28 miliardi di euro. C’è un fattore culturale che risale alla Germania Ovest del dopoguerra, il Wandel durch Handel, che fa del commercio con Mosca un salvacondotto per evitare un conflitto sul suolo europeo. Non è bastata l’invasione russa a ribaltare l’equazione. E infatti il governo “semaforo” di Olaf Scholz, tra una condanna di Putin e una promessa di spendere di più nella Difesa, si trova impantanato.

 

VLADIMIR PUTIN OLAF SCHOLZVLADIMIR PUTIN OLAF SCHOLZ

A inizio aprile una delegazione di industriali – presenti Deutsche Bank, Mercedes-Benz e Siemens – ha fatto irruzione nell’ufficio del cancelliere per battere i pugni sul tavolo. Le sanzioni, questo il messaggio recapitato, rischiano di fare troppi danni all’economia tedesca. Danni “irreversibili”, hanno avvertito i giganti della chimica e dell’acciaio Basf e Thyssenkrupp, lì a ribadire che dall’embargo Ue il gas naturale russo deve restare fuori.

 

Scholz ha risposto con un pacchetto di aiuti finanziari e garanzie sui prestiti per 100 miliardi di euro. Oggi arriva in soccorso la Commissione Ue: semaforo verde a uno schema di aiuti di Stato da 20 miliardi di euro per “le aziende di ogni settore colpite dalla crisi in corso e dalle relative sanzioni”. Difficile che basti a placare la Bdi e la lobby filorussa dell’industria tedesca, per niente intorpidita dalle notizie dei massacri russi in Ucraina.

merkel e putin alla finale dei mondiali al maracanaMERKEL E PUTIN ALLA FINALE DEI MONDIALI AL MARACANA

 

Basta osservare le mosse della più solida enclave filorussa, l’Associazione tedesca per gli affari orientali (Geba), settant’anni di storia alle spalle e decine di associazioni industriali membri, inclusa la Bdi. Saltato l’annuale incontro di inizio marzo con Putin – indifendibile ad invasione in corso – e fatta salva qualche presa di distanza in sordina, la lobby continua a tifare per la riapertura del mercato tedesco a Mosca perché, ha detto di recente il presidente Oliver Hermes, in gioco oltre le sanzioni ci sono “significative relazioni economiche con la Russia in futuro”.

 

le vie del gas russoLE VIE DEL GAS RUSSO

Con un clima così, non stupisce che Scholz abbia tirato il freno. L’ultima conferenza stampa del cancelliere ha fatto molto rumore a Kiev, dove ormai Volodymyr Zelensky considera la causa tedesca una causa persa. È stata un’arringa: Scholz si è difeso un po’ goffamente da chi accusa Berlino di non inviare armi pesanti alla resistenza ucraina, “altri Paesi sono giunti alle stesse conclusioni”. Anche qui, i numeri contano più delle parole: dall’inizio delle ostilità la Germania ha messo sul piatto 119 milioni di euro in forniture belliche per Kiev, meno della minuta Estonia (220 milioni), del Regno Unito (204) e dell’Italia (150). Memo per il presidente ucraino in tenuta militare: Houston, abbiamo un problema. A Berlino prima ancora che a Budapest.

 

Schroeder con PutinSCHROEDER CON PUTIN

2 - LA DIPLOMAZIA UN RECOVERY PER L'UCRAINA E IL G7 ARMA LA RESISTENZA

Alberto Simoni,Marco Bresolin per “la Stampa”

 

Un maxi-fondo di solidarietà per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina e avvicinarla ancora di più all'Europa. Una sorta di nuovo Piano Marshall costruito secondo la logica del Recovery Fund: sovvenzioni e prestiti a Kiev in cambio di riforme concordate con Bruxelles per agevolare il percorso di adesione che certamente non sarà né breve né semplice. La Commissione europea ci sta lavorando da qualche settimana e la questione è già stata oggetto di discussione tra gli Stati membri.

 

DOVE PASSA IL GASDOTTO Nord Stream 2DOVE PASSA IL GASDOTTO NORD STREAM 2

Non solo: ieri se n'è parlato anche durante la videoconferenza tra i principali leader europei e del G7, convocata dal presidente americano Joe Biden. Perché l'Ue giocherà senza dubbio un ruolo principale nella ricostruzione ucraina, ma tutti gli alleati occidentali daranno un contributo.

vladimir putin emmanuel macron.VLADIMIR PUTIN EMMANUEL MACRON.

 

 Per questo, proprio in queste ore a Washington, il Fondo monetario internazionale e la Banca Mondiale stanno lavorando al piano per la ricostruzione. David Malpass, il numero uno della Banca Mondiale che domani incontrerà il premier ucraino, insiste sulla necessità di ridurre il debito di Kiev.

 

In ogni caso Bruxelles metterà in campo un suo strumento. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ieri ha annunciato che «l'Ue svilupperà un Fondo di solidarietà per l'Ucraina» che servirà a finanziare «il sostegno immediato e la ricostruzione di un'Ucraina democratica».

 

olaf scholz joe biden 5OLAF SCHOLZ JOE BIDEN 5

Quest' ultima precisazione non è affatto secondaria perché è proprio sulle «condizionalità» del fondo che si stanno concentrando le discussioni a Bruxelles. Il governo di Kiev dovrà concordare con l'Ue un piano di riforme per avvicinare il Paese agli standard richiesti agli Stati membri, soprattutto in termini di giustizia, lotta alla corruzione e rispetto dello Stato di diritto.

 

PUTIN COPRE LA MERKEL AL PARTY G AL PALAZZO COSTANTINO DI SAN PIETROBURGOPUTIN COPRE LA MERKEL AL PARTY G AL PALAZZO COSTANTINO DI SAN PIETROBURGO

Ancora troppo presto per parlare di una cifra precisa per gli aiuti, dato che la situazione è in continua evoluzione. Al termine del conflitto servirà un'attenta analisi da parte della Commissione per calcolare le reali necessità, ma fonti diplomatiche assicurano che la dotazione «non sarà inferiore ai 100 miliardi di euro» perché dovrà prevedere non solo aiuti immediati - in particolare sul fronte umanitario -, ma un piano di ricostruzione decennale.

 

putin ursula von der leyenPUTIN URSULA VON DER LEYEN

Gli investimenti serviranno per rimettere in piedi le infrastrutture, inoltre l'Ue potrebbe concedere prestiti con garanzie pubbliche alle imprese ucraine, soprattutto quelle del settore agricolo che più stanno soffrendo. Ursula von der Leyen ne ha parlato ieri al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Restano ancora da definire le modalità di finanziamento e non è escluso il ricorso a nuovo debito comune, anche se su questo la cautela è massima.

 

Per ora, tra le ipotesi per reperire risorse, si parla di introdurre imposte sul gas e sul petrolio importati dalla Russia oppure di usare i beni congelati agli oligarchi, ma il confronto è ancora in una fase preliminare. Prima l'Ue vuole aiutare l'Ucraina a respingere militarmente la Russia nella nuova fase del conflitto che si concentra nel Donbass.

 

Olaf Scholz E Vladimir PutinOLAF SCHOLZ E VLADIMIR PUTIN

Per questo durante la videoconferenza di ieri tra i leader del G7 - alla quale hanno partecipato anche il presidente polacco Andrzej Duda, quello rumeno Klaus Iohannis e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg - si è deciso di aumentare l'invio di armi e soprattutto di armi pesanti. Biden ha confermato che gli Stati Uniti invieranno più artiglieria, mentre Olaf Scholz continua a frenare sull'invio diretto di armi pesanti. Il cancelliere ha però detto che chiederà all'industria tedesca di mettere a disposizione armamenti che saranno finanziati da Berlino.

 

Mark Rutte ha invece assicurato a Zelensky che i Paesi Bassi invieranno più armi pesanti, inclusi i blindati. Nei 90 minuti di colloquio si è parlato anche di sanzioni. Si stanno mettendo a punto nuovi ritocchi per evitare scappatoie, ma la Germania ha ribadito il suo "no" all'embargo sul petrolio e sul gas. Gli Stati Uniti hanno inoltre avviato la procedura per inserire la Russia tra gli Stati sponsor del terrorismo.

 

 

 

 

SCHROEDER PUTINSCHROEDER PUTIN

 

SCHROEDER PUTIN 4SCHROEDER PUTIN 4