lunedì 20 maggio 2024

 

CHE DIO LA BENE-DIGA! LA NUOVA DIGA DEL PORTO DI GENOVA, UN PROGETTO DA 1,3 MILIARDI DI EURO, DOVEVA ESSERE IL SIMBOLO DEL PNRR PER IL GOVERNO MELONI – MA ORA LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA, GIÀ IN RITARDO, RISCHIA DI RALLENTARE PERCHE’ SI INTRECCIA CON L'INCHIESTA CHE HA TRAVOLTO TOTI E LA LIGURIA – IL CONSIGLIO REGIONALE POTREBBE RIMANDARE IL VOTO SUL MUTUO DA 57 MILIONI PER FINANZIARE I LAVORI – I DUBBI DEI TECNICI E L'ALLARME DELL'ANAC SULLA GESTIONE DELL’APPALTO…

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Estratto dell’articolo di Matteo Macor per “la Repubblica”

 

nuova diga al porto di genova - cantieriNUOVA DIGA AL PORTO DI GENOVA - CANTIERI

Difficile pensare a qualcosa di più ingombrante di un cassone di cemento prefabbricato di 40 metri per 25 e 22 di altezza, il primo mattone della futura diga foranea che venerdì prossimo le navi di cantiere adageranno sul fondale marino al largo del porto di Genova. Eppure, almeno fino a due settimane fa, il primo, vero passo avanti dell’opera simbolo del Pnrr era atteso sulla scena politica con la leggerezza dello spot da cartolina che avrebbe potuto, dovuto essere con vista sulle Europee.

 

giovanni toti 2GIOVANNI TOTI 2

Per il governo Meloni e il Mit a guida leghista, per il centrodestra ligure guidato da Giovanni Toti e una classe politica (locale, ma non solo) che già ha fatto copyright elettorale del "Modello Genova" della ricostruzione del ponte Morandi.

 

[...]

 

Quella di un maxi progetto da un miliardo e 300 mila euro, già appesantito dai dubbi dei tecnici e sulla gestione dell’appalto, sul quale le novità delle ultime ore hanno portato anche la certezza dei ritardi, accuse di opportunità politica e gli intrecci con l’inchiesta che ha travolto la Liguria.

 

nuova diga al porto di genova - cantieriNUOVA DIGA AL PORTO DI GENOVA - CANTIERI

Se la cerimonia è stata comunque confermata nonostante un evidente ridimensionamento (sala secondaria, nessun evento collaterale, tra i ministri il solo Salvini, ancora in forse Zangrillo e Musumeci), gli scossoni seguiti alla Tangentopoli ligure in questi giorni hanno riportato a galla i tanti nodi del progetto, e ne hanno aggiunti di nuovi.

 

Già note le perplessità dell’Anac sull’appalto e le inchieste di due procure, quella genovese e quella europea, in quota centrodestra si puntava a utilizzarlo per provare a rovesciare l’inquadratura del momento, spostarla dallo scandalo giudiziario all’immagine vincente del «cantiere che non si ferma mai». L’invio degli ispettori del governo nell’Authority guidata fino a un anno fa da Paolo Emilio Signorini, e oggi da Paolo Piacenza (altro indagato), annunciato dal viceministro Edoardo Rixi e atteso a fine mese, doveva servire anche a questo.

 

meloni totiMELONI TOTI

Difficile, però, farlo alla luce degli ultimi intoppi del caso. Uno di natura tecnica, rivelato dai due ordini di servizio inviati dall’Autorità portuale al consorzio a capofila WeBuild che realizza l’opera, per esprimere «forte preoccupazione per i ritardi nel cronoprogramma» e certificare la contrarietà al varo del primo cassone «senza test di prova».

 

L’altro intoppo è politico. Domani è atteso in Consiglio regionale il voto sul mutuo da 57 milioni (3,2 di interessi) che la Regione ha programmato per prestare parte del finanziamento della diga. Pd e M5s hanno già chiesto di stralciarlo per «una questione di opportunità», la maggioranza Toti ha tempo fino a oggi per farlo. A temere il rischio di responsabilità erariali di «un mutuo alla cieca», per un’opera nel mirino delle procure, sono ora per primi i consiglieri di centrodestra.

nuova diga di genova 1NUOVA DIGA DI GENOVA 1PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTIPAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTITOTI MELONI 3TOTI MELONI 3nuova diga al porto di genova - cantieriNUOVA DIGA AL PORTO DI GENOVA - CANTIERI

 

LA STORIA SEGRETA DELL’INCHIESTA DI GENOVA - “LA VERITÀ”: “I GIORNALI HANNO DATO AMPIO RISALTO AGLI AFFARI DI SPINELLI (ARRESTATO), MA HANNO IGNORATO QUASI COMPLETAMENTE IL RUOLO DELL’83ENNE NON INDAGATO GIANLUIGI APONTE. AL MASSIMO HANNO EVIDENZIATO I CONTRASTI TRA I DUE SODALI. COME SE CI FOSSE UN IMPRENDITORE RICATTATO (APONTE) E UNO CHE RICATTAVA (SPINELLI). QUALCHE SCREZIO C’È STATO, MA IL PESO MASSIMO IN PORTO È IL ‘’COMANDANTE’’ CAMPANO, NON SPINELLI - L’UNICO CHE SEMBRA AVER CAPITO È TOTI…”



Giacomo Amadori e Fabio Amendolara per “La Verità” - Estratto

 

Gianluigi Aponte, Paolo Signorini e Alfonso LavarelloGIANLUIGI APONTE, PAOLO SIGNORINI E ALFONSO LAVARELLO

Nell’inchiesta che sta scuotendo la Liguria c’è un personaggio che sino a oggi è rimasto nell’ombra, ma che ha un ruolo da protagonista nelle vicende portuali al centro dell’inchiesta della Procura di Genova. È l’ottantatreenne non indagato Gianluigi Aponte, originario di Sant’Agnello (Napoli), sebbene oggi abbia cittadinanza svizzera, ossia il più importante armatore del mondo.

 

Con una ricchezza personale di 33,1 miliardi di dollari ciascuno, i coniugi Gianluigi e Rafaela occupano «a pari merito» il 48° posto nella classifica delle persone più ricche del mondo pubblicata da Forbes. Si piazzano anche in seconda posizione nella Federazione elvetica, non esattamente una località da poveri.

spinelli aponteSPINELLI APONTE

 

È lo stesso Aldo Spinelli, il presunto corruttore a suon di finanziamenti elettorali del governatore Giovanni Toti, a fare il suo nome nell’interrogatorio di garanzia. Un nome che sul principale giornale genovese, Il Secolo XIX, non ha sinora meritato alcun titolo in prima pagina, forse perché avrebbe trovato l’accordo, che dovrebbe essere definito entro l’estate, per subentrare al gruppo Gedi nella proprietà del quotidiano.

 

Che al massimo gli riserva qualche ossequiosa intervista. L’accusa principale per Spinelli e Toti è quella di aver sbloccato la concessione dell’area del Terminal rinfuse (98.000 metri quadrati sotto la Lanterna), in cambio di 40.000 euro di finanziamenti.

 

La proroga

Toti AponteTOTI APONTE

La decisione dipendeva dal comitato di gestione dell’Autorità del sistema portuale (Adsp) che alla fine, anche su consiglio del governatore, ha votato a maggioranza la proroga di trent’anni per il molo, area in cui Spinelli, rivendica lo stesso indagato, aveva investito dieci milioni di euro (4 per coprire i debiti del precedente concessionario), salvando duecento posti di lavoro. Ma anche se in questi giorni si parla solo di Spinelli l’area interessata dalla proroga ha anche un altro socio di peso: proprio Aponte.

 

Piacenza, Bucci, Aponte, Rixi, Pellicciari, Toti e LavarelloPIACENZA, BUCCI, APONTE, RIXI, PELLICCIARI, TOTI E LAVARELLO

Infatti la società Terminal rinfuse Genova srl (8,2 milioni di fatturato nel 2022 e 400.000 euro di utili) è controllata al 55 per cento dalla Spinelli srl e al 45 dalla Msc, la compagnia di navigazione di Aponte, attraverso la controllata Csm Italia-Gate Spa del Gruppo Til (Terminal investment Limited), sempre riconducibile all’armatore svizzero.

 

MARCO BUCCI - ALDO SPINELLI - GIANLUIGI APONTE - GIOVANNI TOTIMARCO BUCCI - ALDO SPINELLI - GIANLUIGI APONTE - GIOVANNI TOTI

Nel 2017 Spinelli e Aponte avevano acquisito 40 per cento a testa della società che gestisce l’area destinata alle merci alla rinfusa. A vendere le sue quote era stato il gruppo Italiana coke, in quel momento in crisi. La Terminal rinfuse, il 17 ottobre del 2019, ha presentato istanza di proroga quarantennale (la concessione scadeva nel dicembre 2020) e l’Autorità portuale ha dato evidenza pubblica alla richiesta (quindi non si è trattato di una vera e propria gara). Alla fine non si è presentato nessun altro candidato.

 

Eppure è sorto qualche problema. Forse perché nei prossimi anni l’area sarà convertita a porto container e il traffico delle merci alla rinfusa (quali carbone, sale, sabbia, cemento, prodotti agroalimentari, fertilizzanti, minerali, ecc.) verrà dirottato su altro scalo.

porto genovaPORTO GENOVA

 

La prospettiva di cambio di destinazione d’uso ha portato al rallentamento della proroga visto che la legge sui porti del 1994 vietava (proibizione cancellata dal Ddl concorrenza del 2022) il cumulo di concessioni di aree demaniali destinate allo stesso tipo di attività. Infatti sia Spinelli che Aponte hanno già due terminal che si occupano proprio di carico e scarico dei container. L’armatore italo-svizzero detiene in esclusiva calata Bettolo per il cui completamento l’Autorità portuale, in passato, ha investito centinaia di milioni in infrastrutture.

 

Il silenzio dei giornali

gianluigi aponteGIANLUIGI APONTE

I giornali, come detto, hanno dato ampio risalto agli affari di Spinelli (arrestato su richiesta della Procura), ma hanno ignorato quasi completamente il ruolo del socio in tutta la vicenda. Al massimo hanno evidenziato i contrasti tra i due sodali. Come se ci fosse un imprenditore ricattato (Aponte) e uno che ricattava (Spinelli).

 

Qualche screzio c’è stato, ma ricordiamo che il peso massimo in porto è il «comandante» campano, non Spinelli. I rapporti tra i due si sarebbero incrinati quando, nel 2022, Spinelli ha ceduto, dopo la scadenza dell’investimento settennale del fondo Icon, il 49 per cento della holding di famiglia ai tedeschi di Hapag Lloyd, garantendosi l’indipendenza dal colosso italo-svizzero. Sembra che il comandante fosse sicuro di papparsi lui la partecipazione nell’azienda del socio, aumentando così la sua influenza in porto. Ed è rimasto scornato.

Aldo Spinelli TotiALDO SPINELLI TOTI

 

L’armistizio

Alla fine, però, i due imprenditori hanno dovuto fare la pace. Nel febbraio del 2023 The Medi Telegraph ha scritto: «È stato siglato all’inizio della scorsa settimana, e suggellato da una visita di Roberto e Aldo Spinelli a Gianluigi Aponte nel suo ufficio di Ginevra, l’accordo tra i gruppi Msc e Spinelli per la gestione delle aree sotto la Lanterna del porto di Genova.

 

Aldo SpinelliALDO SPINELLI

Dopo le tensioni dei mesi scorsi, questo incontro tra numeri uno torna a dare propulsione al progetto del porto in linea, il mega polo dei container previsto nel bacino di Sampierdarena e in ragione del quale si sta tra l’altro realizzando la prima parte della nuova Diga foranea del porto, con un investimento pubblico da quasi un miliardo».

Il Terminal rinfuse si trova tra calata Bettolo di Msc e il Genoa port terminal del gruppo Spinelli, tutte banchine destinate a far parte del nuovo progetto.

 

MATTEO SALVINI - MARCO BUCCI - ALDO SPINELLIMATTEO SALVINI - MARCO BUCCI - ALDO SPINELLI

Nel dicembre del 2021 l’Autorità portuale ha prolungato l’affidamento dell’area, dopo aver visionato il piano industriale presentato dal Gruppo Spinelli e da Msc, che prevede investimenti per oltre 55 milioni di euro e 93 nuovi posti di lavoro.

 

Le presunte tangenti

Per gli inquirenti a sbloccare l’impasse sarebbero state, invece, le tangenti pagate da Spinelli a Toti e all’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Mentre Aponte resta sullo sfondo. Ma ci ha pensato u sciù Aldo a far accendere i riflettori sul socio.

 

gianluigi aponte pierfrancesco vagoGIANLUIGI APONTE PIERFRANCESCO VAGO

Lunedì, davanti al giudice, ha affermato per ben due volte che per far procedere regolarmente l’iter per il rinnovo della concessione del Terminal rinfuse avrebbe dovuto rivolgersi ad Aponte: «Guardi, chi ha sistemato le pratiche all’Autorità portuale e Gianluigi Aponte» ha detto l’imprenditore. Per poi aggiungere: «Il comandante Aponte ha chiamato non so chi ed e tutto a posto».

 

L’ex presidente del Genoa ha anche dichiarato: «Guardi, le dimostro queste cose qui che sono tutte chiacchiere perché l’approvazione di questo Terminal rinfuse e avvenuta adesso, perché si e mosso il mio socio».

GIORGIO CAROZZIGIORGIO CAROZZI

 

Aponte è «il boss»

Non è un caso se Signorini, al telefono con il giornalista genovese diventato membro del comitato di gestione dell’autorità portuale di Genova Giorgio Carozzi, il 29 ottobre 2021, riferendosi a un documento che gli aveva girato su Whatsapp proprio Aponte indichi quest’ultimo come il «boss». Il comandante sorrentino ha sbloccato la situazione con una telefonata, ma anche mettendo bocca nel nuovo accordo.

 

Infatti, nella bozza della delibera per il rinnovo della concessione, che in quel momento era in via di elaborazione da parte degli uffici dell’Autorità di sistema portuale, «era stata inserita», annotano gli investigatori, una clausola «suggerita da Aponte» e «finalizzata a consentire all’Adsp di revocare la concessione in caso di mutamenti nella destinazione d’uso dell’area portuale».

 

La clausola

Alfonso lavarello con Fidel CastroALFONSO LAVARELLO CON FIDEL CASTRO

In effetti nel nuovo accordo è finita una postilla di garanzia che consente la revoca parziale o totale della concessione, salvo un indennizzo ai concessionari per gli investimenti fatti.

Una soluzione che ha reso digeribile il rinnovo ai membri del comitato gestionale, che avevano dubbi su una concessione di così lunga durata in vista dei futuri nuovi assetti del porto di Genova. Ma per questa articolata vicenda è finito nei guai solo u sciù Aldo, fregato dalle microspie sullo yacht.

 

Luigi MerloLUIGI MERLO

E pensare che proprio di fianco alla sua imbarcazione è ormeggiata quella dell’avvocato Alfonso Lavarello, amico personale di Fidel Castro, legale di Aponte e suo proconsole a Genova. Aponte in città si muove con grande abilità. Per esempio ha assunto come responsabile delle relazioni istituzionali il vecchio capo dell’Autorità portuale Luigi Merlo, sotto il cui «regno» calata Bettolo è diventato il terminal che è oggi, e ha finanziato fondazioni e associazioni renziane, forse perché la moglie di Merlo, Raffaella Paita, è stata mandata in Parlamento dal fu Rottamatore e messa a capo della commissione Trasporti.

Raffaella Paita Luigi MerloRAFFAELLA PAITA LUIGI MERLO

 

La Paita nella sua attività si è occupata di Msc? Sarebbe interessante approfondire la questione. Non è finita. L’avvocato di Aponte, Lavarello, è stato nominato anche presidente dell’aeroporto di Genova, altra infrastruttura strategica di cui è socia Msc.

 

Parla Spinelli

In un’intercettazione Spinelli accusa: «Merlo faceva tutte le porcherie del mondo». Il sindaco di Genova Marco Bucci dice: «Lavarello mi chiama e mi dice: “Ma ci siete voi qui in città?”. E allora io gli dico: “Io ci sono e anche Signorini. E allora io e Signorini siamo andati a trovare Aponte all’una… a casa di Lavarello ovviamente, tutti a casa sua. E comunque Aponte ha suggerito una soluzione e adesso vediamo di portarla avanti…». La soluzione avrebbe riguardato cosa fare dopo la costruzione della nuova diga foranea del porto, come dividere i moli e tutto il resto.

 

VIGNETTA DI ELLEKAPPA - LE INCHIESTE SUL PORTO DI GENOVA E LE TANGENTIVIGNETTA DI ELLEKAPPA - LE INCHIESTE SUL PORTO DI GENOVA E LE TANGENTI

In un’altra conversazione Signorini parla di un’inchiesta televisiva su Msc: «Report doveva dire due parole: 500 milioni alla Msc (probabilmente il riferimento è alle spese per calata Bettolo, ndr), è lo scandalo del secolo… poi meno male che hanno parlato di aria fritta».

 

Lo sbarco di Msc e Spinelli nel Terminal rinfuse è avvenuto con la presidenza di Signorini, nominato e confermato da due ministri del Pd, Graziano Delrio e Paola De Micheli, in accordo con la Regione guidata da Toti, e scelto come commissario alla Diga dal ministro delle Infrastrutture del governo Draghi, Enrico Giovannini. Nelle informative c’è un altro passaggio utile a descrivere l’atteggiamento dell’imprenditore che Signorini appellava come «il boss».

 

nuova diga al porto di genova - cantieriNUOVA DIGA AL PORTO DI GENOVA - CANTIERI

Questa volta è Spinelli a parlare con Aponte al telefono della strategia per convincere il sindaco sulla durata della concessione. Le sue parole sono queste: «Vogliamo 30 anni! Se no andiamo in Procura, bello chiaro glielo devi dire!». Evidentemente sa che il suo socio ha un canale diretto con il primo cittadino. Circa un’ora dopo Aponte richiama Spinelli e gli riferisce di aver parlato con Bucci, «il quale», evidenziano gli investigatori, «lo aveva rassicurato che era tutto a posto»: «Guardi, mi ha detto "stia tranquillo, darò istruzioni per 30 anni...". Finito!».

 

nuova diga di genova 3NUOVA DIGA DI GENOVA 3

A leggere le carte sembra che a ogni mossa di Aponte bisognasse mettersi sull’attenti. Addirittura durante una conversazione Signorini appare come turbato da una chiamata del «boss» di Msc, che avrebbe minacciato «azioni di forza» anche nei confronti dell’Adsp «qualora fosse stato concesso il carbonile Levante a Spinelli». A quel punto Signorini chiama Spinelli e lo avverte: «Ieri sera ho ricevuto una telefonata da Aponte... che era fuori dalla grazia di Dio... per il carbonile (altra area contesa sotto la Lanterna, ndr).

Mi ha detto che lui va in Procura».

 

container al porto di genova 1CONTAINER AL PORTO DI GENOVA 1

Spinelli, però, sembra pronto alla guerra: «Mi sembra che lui voglia giocare col fuoco, perché se lui va in Procura ci vado io in Procura! Non lui!». Alla fine il lavoro dei pontieri ha scongiurato il conflitto tra i due soci. Soprattutto grazie alla «strategia di Signorini», il quale, secondo gli investigatori, «seppur intenzionato a far approvare l’assegnazione dell’area in favore di Spinelli, si prodigava in prima persona affinché, temporeggiando, fosse trovata una soluzione gradita a Msc che lo esentasse dall’esposizione a potenziali ripercussioni personali, viste le preannunciate minacce di Aponte».

 

paolo emilio signorini 1PAOLO EMILIO SIGNORINI 1

Spinelli deve essersi sentito particolarmente offeso dall’atteggiamento del socio-concorrente, visto che al momento della preparazione della bozza di accordo sulla separazione del Terminal rinfuse ha manifestato «apertamente», sottolinea chi indaga, «il proprio disappunto per i favoritismi, a proprio dire, concessi nel tempo dall’Adsp al gruppo Msc».

 

Al punto da sbottare: «Non me ne frega un cazzo perché lui non può comandare sull’Autorità portuale, ché ci avete fatto 500 milioni di investimenti e 150.000 Teu, ma lo capisci?». Spinelli arriva, quindi, a pretendere una riunione alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il sindaco, «ritenendo», scrivono gli investigatori, «il presidente dell’Adsp troppo intimorito dalle minacce di Aponte».

 

IL PROCURATORE DI GENOVA FRANCESCO COZZIIL PROCURATORE DI GENOVA FRANCESCO COZZI

Signorini ha paura «Bisogna che ci sia anche Bucci, perché Signorini c’ha paura, perché sai che l’ha minacciato eh?» è la conclusione dell’ex presidente del Genoa.

In questo scontro Spinelli cerca di proteggersi le spalle e arriva a ingaggiare come consulente l’ex procuratore di Genova Francesco Cozzi, al quale avrebbe fatto vedere l’accordo di separazione del Terminal rinfuse.

 

In conclusione l’unico che sembra aver capito il gioco dei due imprenditori è Toti che, ricostruiscono gli investigatori, «riteneva si stessero comportando come i “ladri di Pisa”, ovvero come coloro che, nonostante le liti, stessero continuando a perseguire uno scopo comune».

 

burlandoBURLANDO

Nel suo interrogatorio Spinelli ha citato i finanziamenti al vecchio governatore Claudio Burlando, anche lui vecchia conoscenza di Aponte, e la campagna elettorale che lo stesso indagato avrebbe fatto per la Paita nel 2015, fortemente sponsorizzata proprio dal vecchio presidente. Ha anche raccontato che le telefonate che faceva a Toti erano le stesse che faceva a Burlando. Ma non sappiamo in cambio di cosa.

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martedì 14 maggio 2024

  

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  • “LUI ERA COSÌ, INVITAVA TUTTI A MONTECARLO” – LA TITOLARE DEL BAR DI GENOVA DOVE SI INCONTRAVANO SPINELLI E SIGNORINI RACCONTA A “GOCCE DI PETROLIO” DEI VIAGGI DI SUA FIGLIA A MONACO: “VENIVA PAGATA PER IL SERVIZIO DI ACCOMPAGNO. UN ANNO IL FIGLIO NON POTEVA ANDARE E SPINELLI CI HA DETTO: ‘IO NON C’HO VOGLIA DI ANDARE DA SOLO, PERCHÉ LA POI MI ANNOIO…’”. SABATO NUOVE RIVELAZIONI DELLA TRASMISSIONE DI RAI3 – L’INTERROGATORIO IN CUI SPINELLI HA DETTO DI ESSERE STATO PRESO IN GIRO DA TOTI SULLA SPIAGGIA DI PUNTA DELL’OLMO…



    LA BARISTA DI GENOVA PARLA DEI VIAGGI DI LUSSO A MONTECARLO - DA GOCCE DI PETROLIO - RAI3

    1. GENOVA, LA VERITÀ DI SPINELLI “TOTI MI HA PRESO IN GIRO PROMETTE E NON MANTIENE”

    Estratto dell’articolo di Marco Lignana per “la Repubblica”

     

    LA BARISTA DI GENOVA E I VIAGGI CON SPINELLI A MONTECARLOLA BARISTA DI GENOVA E I VIAGGI CON SPINELLI A MONTECARLO

    Per la Procura è il grande corruttore della tangentopoli ligure. Eppure Aldo Spinelli dice di sentirsi «preso in giro» da Giovanni Toti […]. Le parole pronunciate dall’imprenditore davanti alla giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni segnano un prima e un dopo nell’inchiesta deflagrata una settimana fa: sia l’84enne Aldo, sia il figlio Roberto pure lui sentito in tribunale, di fatto scaricano Toti.

     

    […] Un esempio? La spiaggia di punta dell’Olmo, dove già gli Spinelli hanno trasformato le vecchie Colonie Bergamasche, struttura ormai fatiscente che richiamava epoche lontane, in appartamenti di lusso a strapiombo sul mare fra Celle Ligure e Varazze.

     

    ROBERTO E ALDO SPINELLIROBERTO E ALDO SPINELLI

    «Sto pranzando con la famiglia Spinelli. Bisogna trovare una soluzione per la spiaggia di Punta dell’Olmo», diceva Toti intercettato al suo capogruppo in Regione Alessandro Bozzano. Ecco, nonostante le promesse del presidente, quella spiaggia è rimasta libera. La Bolkestein, ha appreso a malincuore scio’ Aldo, è ineludibile.

     

    […] Certo Spinelli ha pure aggiunto che il figlio Roberto non era d’accordo con il suo metodo di “aiutare” chiunque. E qui si intravede la strategia difensiva di Aldo, 84 anni ai domiciliari, e Roberto, 52 anni e “solo” interdetto, dunque più vicino a poter tornare operativo in azienda in caso di revoca della misura: «Mio padre è stato tirato per la giacchetta da tutti. Pure da Toti e Signorini, che come altri si sono approfittati di lui. Io ho grande rispetto per lui, si è fatto da solo, ma da qualche anno non riesco più a seguirlo e non condivido alcune cose che ha fatto da solo».

    LO SCONTRINO PER IL CENONE DI CAPODANNO 2021 ALLO SPORTING MONTECARLO - PAGATO DA ALDO SPINELLILO SCONTRINO PER IL CENONE DI CAPODANNO 2021 ALLO SPORTING MONTECARLO - PAGATO DA ALDO SPINELLI

     

    Ad esempio «non sapevo che il rapporto con Signorini fosse arrivato a tanto ». Spinelli junior ha rivendicato anche l’idea di pagare una consulenza legale all’ex procuratore capo ora avvocato Francesco Cozzi. […]

     

    2. IL RE DEL PORTO A TOTI: «IL 2 PER MILLE È TUO, IL RESTO LO AVRAI DOPO»

    Estratto dell’articolo di Claudia Guasco per “il Messaggero”

     

    Tra il governatore Giovanni Toti e il re della logistica Aldo Spinelli […] i rapporti sarebbero stati regolati da «convergenti interessi reciproci». Lo annota la guardia di finanza, che redige un'informativa dalla quale emergerebbe la necessità del presidente di reperire fondi per la sua campagna elettorale e dell'imprenditore di ampliare il suo impero portuale.

     

    ROBERTO SPINELLIROBERTO SPINELLI

    Nelle conversazioni captate, il governatore lascerebbe intendere a Spinelli di avere bisogno di finanziamenti. In un'intercettazione di settembre 2021, Toti si congeda così: «Ci sentiamo la settimana prossima, non ti dimenticare di me». Ribatte Spinelli: «No, appena c'è il comitato che va in porto stai tranquillo, ti chiamo subito».

     

    Affermazioni che per gli investigatori vanno contestualizzate in base alle rispettive priorità: la campagna elettorale di Savona per Toti, l'imminente assegnazione del terminal Rinfuse per Spinelli. E in tema di contributi economici al governatore, l'uomo d'affari mette in chiaro: «Quello ufficiale è il due per mille, tutto il resto dopo».

     

    GIOVANNI TOTI - ALESSANDRO BOZZANOGIOVANNI TOTI - ALESSANDRO BOZZANO

    Facendo così riferimento, sottolineano i pm, a un contributo ufficiale e a uno non altrettanto cristallino da erogare in un secondo tempo. Ma dalle carte emerge anche la volontà […] che ogni versamento seguisse i canali ufficiali. Il primo settembre 2021 Toti dà indicazioni alla sua collaboratrice: «Mandi alla segreteria di Spinelli i documenti dove vogliamo che faccia un versamento, che lo fa normale, come tutti gli altri insomma».

    LE INTERCETTAZIONI DI GIOVANNI TOTI SULLA SPIAGGIA DI PUNTA DELL'OLMO - DA GOCCE DI PETROLIO

     

    Cioè tracciati con causale «erogazione liberale» ed è proprio la gdf a rimarcare che le somme ricevute venivano «utilizzate per sostenere spese correlate all'attività politica di Toti e dal proprio entourage». […]

    aldo spinelli flavio briatore giovanni toti 1ALDO SPINELLI FLAVIO BRIATORE GIOVANNI TOTI 1

     

    2. DALLA BARCA IN BANCA IN SOLI 59 MINUTI: “DAGLI IL NOSTRO IBAN”

    Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia e Marco Grasso per “il Fatto quotidiano”

     

    Un finanziamento tecnicamente e burocraticamente lecito può diventare “illecito” se è parte di un do ut des incardinato dal politico stesso. È la tesi della Procura di Genova. Passiamo ora al film raccontato da tre intercettazioni chiave […] agli atti dell’inchiesta che da una settimana ha sconvolto la politica ligure e non solo. Un cortometraggio, in realtà. perché i momenti clou sono due, distanti solo 59 minuti.

     

    Attori protagonisti Giovanni Toti […]  e Aldo Spinelli[…]. Sono le ore 14.07 del 1° settembre 2021. Toti è a bordo della Leila 2, l’ormai arcinoto yacht di Aldo Spinelli attraccato al porto di Genova, una specie di ufficio galleggiante dove l’imprenditore riceveva manager e politici di tutti gli schieramenti.

    giovanni toti aldo spinelliGIOVANNI TOTI ALDO SPINELLI

     

    Il presidente sta pranzando “con l’intera famiglia Spinelli”, come aveva confidato 19 minuti prima al suo consigliere Alessando Bozzano, chiamato per sollecitargli “una soluzione per la spiaggia di Punta dell’olmo” (spiaggia libera attrezzata nelle mire di Spinelli). Alle 14.07 esatte, dunque, Toti chiama Paolo Emilio Signorini, l’allora presidente dell’autorità Portuale (arrestato martedì per corruzione).

     

    Dice Toti: “Io sono buttato in barca da Aldo, quando gliela portiamo sta proroga in comitato che così Bucci (Marco, sindaco di Genova, non indagato, ndr) proprio... possiamo ragionare lì del (...) tombamento e lo mettiamo tranquillo”. Il governatore parla del tombamento di Calata Concenter, che sta fortemente a cuore a Spinelli: il progetto deve essere discusso al comitato portuale, presieduto da Signorini.

     

    toti signorini copiaTOTI SIGNORINI COPIA

    Il manager scatta sull’attenti, ha la risposta pronta: “Digli di stare tranquillo, adesso... c’è forse questa cosa che dev... (...) ma noi nel giro di due settimane facciamo tutto”. Toti approva: “Nel giro di due settimane fai il comitato, bene... bene”. Signorini ribadisce: “Digli di stare tranquillo che se una cosa non sono sicuro, non la dico”.

     

    Toti quindi si rivolge a Spinelli: “Dice di stare tranquillo che se...”, poi riparla con Signorini: “Lui dice che due settimane son tante”. “E, beh, dovevano farlo un mese fa belìn”, esclama Spinelli in sottofondo. “Vabbè vediamo di farlo il prima possibile dai”, esorta Toti, cui risponde Signorini: “Va bene, va bene, ok”. Da questa telefonata a quella seguente, come detto, passano solo 59 minuti.

    paolo emilio signoriniPAOLO EMILIO SIGNORINI

     

    ALLE ORE 15.06 Toti telefona alla sua segretaria, Marcella Mirafiori (estranea all’inchiesta). Le sue parole sono sorprendenti. Dice Toti: “Mandi alla segreteria di Spinelli i documenti dove vogliamo che faccia un versamento, che lo fa normale, come tutti gli altri insomma (...) ti fai dire chi è (...) così lo fai e poi dopo il resto ti dico a voce”.

     

    Il finale della sceneggiatura lo scrive l’ultima intercettazione della giornata. Sono le 20.59 e Toti richiama Signorini e gli dice: “Ci mangiamo un boccone che ti dico un po’ di Spinelli oggi. Portiamo quella roba in Comitato il prima possibile”. Signorini gli ribadisce di stare “tranquillo”. Toti qui chiarisce: “Ah, ma lo so che è sempre apprensivo, ma se riusciamo a farlo entro metà di settembre mi fa comodo anche a me... quindi”.

    giovanno toti sale sullo yacht di spinelliGIOVANNO TOTI SALE SULLO YACHT DI SPINELLI

     

    Dall’ordinanza di custodia cautelare apprendiamo che tra l’8 e il 9 settembre il Comitato Giovanni Toti ha ricevuto da Spinelli 40mila dei 74.500 euro contestati. Secondo i pm di Genova, infatti, si delinea “in modo esplicito il rapporto tra finanziamento e proroga della concessione”.

    spinelli signorini totiSPINELLI SIGNORINI TOTIALDO E ROBERTO SPINELLIALDO E ROBERTO SPINELLIaldo spinelli copiaALDO SPINELLI COPIAaldo spinelliALDO SPINELLItoti signoriniTOTI SIGNORINItoti signorini 56TOTI SIGNORINI 56

     

    PAOLO EMILIO SIGNORINIPAOLO EMILIO SIGNORINI

    roberto aldo spinelliROBERTO ALDO SPINELLI